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Mauro Icardi, Luciano Moggi: "Perché non andrà mai alla Juventus"

Cristina Agostini
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Il mercato calcistico è il momento più elettrizzante per i tifosi, che si esaltano quando la propria squadra mette a segno un colpo importante: ad esempio quello di De Ligt da parte della Juventus o quello di Lukaku da parte dell' Inter. È invece il momento più difficile per i dirigenti operativi, perché devono prestare la massima attenzione alla ricerca di svolte tattiche da dare al proprio mercato al fine di rinforzarsi e, per quanto possibile, indebolire gli avversari. Compito sicuramente difficile, ma d' altra parte sono queste le prerogative che contraddistinguono i grandi dirigenti in grado di diversificare la logica comune da una diversa realtà, con ciò confondendo gli avversari oltre a trarre in inganno anche chi commenta il calcio in televisione o chi lo descrive sui giornali. È questo il motivo che ci ha spinto ad indossare l' abito dei protagonisti di questa kermesse, per analizzare, secondo il nostro modo di vedere, quello che potrebbe succedere da qui alla fine del mercato. Miriade di scambi - Sicuramente una miriade di scambi, protagonisti soprattutto Juve, Napoli e Inter, per far fuori gli esuberi. Da considerare quasi un contorno ovviamente, in attesa del thrilling finale che probabilmente metterà di fronte ancora una volta Juve e Inter: la società bianconera alla ricerca di un attaccante, con Higuain in uscita, e quella nerazzurra decisa a disfarsi ad ogni costo di Icardi. Facile prevedere schermaglie tattiche tra le due, magari fino all' ultimo istante di questo mercato, dove la centralità sarà comunque rappresentata proprio dalla società nerazzurra e da Maurito, con la Juve pronta ad acquistarlo, forte del suo consenso, che costringerebbe Marotta a cederlo proprio alla rivale bianconera. Leggi anche: Marotta e Paratici, è sempre Inter contro Juve: da amici a rivali, chi sta vincendo il derby del mercato Secondo noi è però un' operazione che non andrà mai in porto perché la logica di mercato suggerisce che l' Inter, dopo aver speso una cifra folle per Lukaku, non può azzerare l' operazione "rinforzando" la rivale di un potenziale campione quale Icardi, ancorché, al momento, fuori dal calcio attivo e sicuramente demotivato. È vero che agli interisti andrebbe Dybala, già considerato un talento, almeno questo ci diceva il nostro campionato prima dell' avvento di Ronaldo in bianconero. Crediamo però che alla fine faccia giurisprudenza il precedente "Carini-Cannavaro", sufficiente ad evitare il pericolo che nasconde questo trasferimento, a meno che entrambe le società diano la preferenza al bilancio, facendo anche plusvalenza con l' inserimento da parte juventina di Dybala. Il caso Higuain - Per cui, scartata l' ipotesi Juventus, la strada più praticabile per Marotta potrebbe essere quella della Roma per scambiare appunto Icardi con Dzeko, nella certezza di non far danni essendo l' attuale società giallorossa di limitate ambizioni. È anche vero che Mauro ha dato attualmente il benestare al trasferimento solo per la Juve, ma alla fine, quando vedrà svanire questa opportunità, potrebbe accettare il trasferimento al club giallorosso, visto che anche il Napoli, avendo acquistato Lozano dal PSV, ha ormai completato il reparto avanzato. Resterebbe a questo punto invenduto Higuain, che non vede tra l' altro di buon occhio il suo trasferimento romano, nonostante che a Torino sia considerato in uscita: i dirigenti bianconeri attendono comunque il suo benestare per farlo vestire di giallorosso. Il che manderebbe ovviamente a monte il tentativo da parte dell' Inter di inserire Icardi nella trattativa di Dzeko, che potrebbe ugualmente approdare in nerazzurro con l' acquisto di Gonzalo da parte della Roma. A meno che la Juventus, per bloccare il trasferimento del bosniaco all' Inter, si tenga Higuain, costringendo l' Inter a svendere Icardi a pochi euro o a tenerlo addirittura in tribuna come spettatore. Sono cose che potrebbero capitare, a noi preme comunque precisare che quanto stiamo scrivendo riflette solo il nostro pensiero, non avendo velleità di insegnare strategie a chicchessia. Sulla composizione della squadre al nastro di partenza, e in considerazione del mercato ancora aperto, cercheremo di fare un approfondimento prima dell' inizio del campionato. di Luciano Moggi

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