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Luciano Moggi, le prime pagelle della Serie A: "Occhio a quei due", i bomber in rampa di lancio

Giulio Bucchi
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Ricomincia il campionato, con le vittorie di Juve e Napoli e con le ormai inutili polemiche sul Var, alle quali fatichiamo ad adeguarci. È vero, il rigore assegnato al Napoli sembrava più simulazione di Mertens ed è difficile capire perché l' addetto al Var non abbia richiamato l' arbitro. E dunque dobbiamo di nuovo chiarire che il Var non è autonomo, è gestito da un altro arbitro che la può pensare come il collega in campo ma anche diversamente, e magari può essere stato anche distratto da un buon caffè nel momento del giudizio. Insomma, mentre prima sbagliava uno solo ora possono farlo in due. Inutile prendersela con il "mezzo". Folli secondo noi le nuove regole, che impongono ai difendenti un inedito modo di difendere: usare massima cortesia nei confronti dell' avversario e andare in campo ammanettati dietro le spalle per non correre rischi (vedi il rigore concesso alla Fiorentina per il mani di Zielinski). Mentre alla Juve è bastato un buon primo tempo per portar via da Parma tre punti meritati, al Franchi lo spettacolare 3-4 ha esaltato i tifosi napoletani, meno quelli viola. Ad essere insoddisfatti saranno stati anche i mister. Montella perché ha perso e per come i suoi si sono fatti infilare, frutto di un modo scriteriato di attaccare, tutto agonismo e poca testa consentendo a Insigne, Mertens e Callejon di insinuarsi nelle praterie del centrocampo; Ancelotti perché una squadra come la sua non può farsi aggredire per tutta la prima parte di gara, soffrendo le pene dell' inferno, nonostante il solito Koulibaly e Manolas abbiano sempre cercato di mettere una pezza sulle falle del centrocampo, svagato e poco incline alla lotta. Sempre alla ribalta l' Atalanta di Gasperini che rimonta sul campo della Spal mettendo in grande evidenza le doti di Muriel (doppietta). Se il colombiano riuscirà a essere continuo (il suo tallone d' Achille) la Dea avrà assicurato qualità al fattore agonistico consolidato e potrà ancora permettersi di frequentare le zone alte della classifica. Stravince la Lazio a Genova contro la Samp mettendo in risalto le qualità di Immobile (due gol), dimostrando compattezza e capacità tali da poterla collocare tra le migliori. Bella sorpresa il Brescia che vince a Cagliari, cade il Milan a Udine dimostrando scarsa consistenza soprattutto a centrocampo, dove non riesce a fare due passaggi di fila. Avrebbe magari pareggiato su rigore se la nuova regola folle applicata a Firenze per Zielinski fosse stata usata anche a Udine per il mani di Samir. Tuttavia, non avrebbe certamente cambiato il nostro parere. Una Roma buona in avanti e pessima dietro non va oltre il pari all' Olimpico col Genoa. Pensiamo che Fonseca abbia capito che la sua squadra non può sbilanciarsi avendo due centrali lenti come Jesus e Fazio, considerando che il centrocampo non filtra a sufficienza. Parte bene il Toro (2-1 al Sassuolo), fa 1-1 il Bologna a Verona con Mihajlovic inaspettatamente in panchina a dirigere le operazioni: d' obbligo il plauso a Sinisa per la forza d' animo dimostrata, gli inviamo l' augurio di pronta guarigione. di Luciano Moggi

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