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Napoli, spogliatoi San Paolo. Ancelotti amaro: "Non ci si può ridurre all'ultimo giorno"

Stefano Boffa
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In casa Napoli tiene ancora banco la polemica spogliatoi. Nella conferenza stampa di Castel Volturno, il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti, che qualche giorno fa aveva denunciato il ritardo dei lavori al San Paolo con uno sfogo ("Sono indignato"), è ritornato sull'argomento alla vigilia di Napoli-Sampdoria, il match d'esordio casalingo dei partenopei e valido per la terza giornata di campionato: "La mia è stata un'esternazione fatta col cuore, eravamo preoccupati che i lavori non venissero completati in tempo. Mi auguro che domani sia tutto a posto. Avrebbero dovuto consegnarcelo entro il 31 agosto, non ci si può ridurre all'ultimo giorno, e questo ritardo ha scatenato la mia amarezza". Leggi anche: Napoli, il video degli spogliatoi dopo la sfuriata di Ancelotti: "Ecco come sono ridotti" Non si è parlato solo dello stato dei lavori negli spogliatoi del San Paolo, ma anche della partita, con un occhio di riguardo per l'esordio in Champions League di martedì contro il Liverpool campione in carica: "Gli infortunati hanno recuperato, Insigne e Milik hanno iniziato a lavorare con la squadra, ora starà a me valutare se potranno essere disponibili domani. Lozano, poi, è arrivato ieri sera, si allenerà oggi, e non ha problemi. Inizia un ciclo di partite importanti e ad oggi la partita più importante è quella con la Sampdoria". Ancelotti ha aperto ad un possibile esordio in azzurro per l'ultimo arrivato, Fernando Llorente: "Ha dimostrato grande professionalità, s'è presentato in ottime condizioni. Non dovete meravigliarvi se andrà in campo dall'inizio". Il tecnico di Reggiolo ha parlato anche delle rivali per la corsa Scudetto, Inter e Juventus: "L'Inter ha fatto una campagna acquisti che ha portato entusiasmo e Conte è un allenatore determinato e motivato. Sono partiti bene, è nella normalità delle cose che sia considerata forte. La Juve è la favorita: vedrete, sarà un campionato equilibrato e si lotterà fino in fondo." Infine, una chiosa che sa di dichiarazione di intenti: "Noi abbiamo voglia di lottare, e non per arrivare secondi".

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