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Nuovo San Siro, i milanesi dicono "no": vogliono la ristrutturazione, primo ostacolo per Milan e Inter

Stefano Boffa
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Gli abitanti di San Siro chiudono al nuovo impianto. Come ha riportato La Gazzetta dello Sport, i residenti, nell'incontro con le dirigenze di Inter e Milan avvenuto martedì 8 ottobre nella sala Consiliare del Municipio 7, sono perplessi sulla necessità di un impianto ex-novo con conseguente rinnovamento della zona (90mila metri quadrati di verde, zero parcheggi in superficie e maggiore utilizzo del trasporto pubblico). Leggi anche: Stadio Meazza, smacco per Beppe Sala: Milan e Inter bocciano il rilevamento di San Siro Durante la mostra dei progetti della Cattedrale e degli Anelli ai cittadini, il presidente rossonero Paolo Scaroni si è lasciato andare ad una definizione non troppo lusinghiera della zona attorno al Meazza ("Una landa desolata"), cosa che ha fatto insorgere i 150 residenti presenti in municipio. A prescindere dall'increscioso episodio, i cittadini propendono più per la ristrutturazione dell'impianto attuale, che però, secondo i dirigenti delle due società calcistiche milanesi, comporterebbe dei costi poco convenienti. I timori e lo scetticismo mossi attorno ai nuovi progetti da parte degli abitanti del quartiere, oltre alla manifestazione di un sentimento di affetto nostalgico nei confronti dello stadio attuale, sono tutti legati alla durata dei lavori, i quali consistono nella demolizione ed edificazione della nuova struttura e nel rinnovamento della zona come previsto dal masterplan. I club stanno ancora aspettando la decisione del Comune sul pubblico interesse del progetto, la quale è slittata a fine ottobre attraverso un recente accordo, ma ci vorrà ben altro per far cambiare idea ai milanesi.  

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