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Cipollini, la testimonianza dell'ex moglie: "Mi puntò pistola alla tempia"

Stefano Boffa
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Non si sta mettendo bene per Mario Cipollini. L'ex campione del mondo di ciclismo, sotto processo al Tribunale di Lucca per lesioni, stalking e maltrattamenti in famiglia, vede la sua posizione peggiorare sempre più a causa della testimonianza dell'ex moglie Sabrina Landucci. Leggi anche: Mario Cipollini verso il processo. Minacce alla moglie: "Sentirai il rumore delle ossa quando si spezzano" Come riportato dal Corriere della Sera, l'ex moglie del Re Leone ha raccontato, durante la seconda udienza del processo avvenuta ieri, uno dei tanti litigi avuti con Cipollini, i cui particolari non lasciano adito a dubbi sulla personalità dell'ex ciclista: "Eravamo nella nostra casa di Monte San Quirico, vicino a Lucca e abbiamo avuto un ennesimo litigio. Mio marito era arrivato a casa all'alba e io avevo sospettato un tradimento. Quando gliel'ho detto lui mi ha picchiata e trascinata in camera. Poi mi ha puntato una pistola carica alla tempia. Non era neppure la prima volta perché mi aveva già rincorso una volta armato con la sua pistola". La donna ha poi rivelato che, dopo le violenze, Cipollini si pentiva in lacrime, chiedendo poi scusa. I due si sono sposati nel 1993 e sono rimasti insieme per 12 anni, prima della separazione avvenuta nel 2005.

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