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Gennaro Gattuso, lo strano elogio di Mario Sconcerti: "Quando mi si piazzò davanti con un calice in mano..."

Marco Rossi
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Mario Sconcerti, nel suo editoriale sul Corriere del Mezzogiorno, in edicola venerdì 13 dicembre, fa l'elogia del neo allenatore del Napoli, Rino Gattuso. "Non è un ossessionato alla Conte, è un semplificatore sentimentale. Usa la modestia per arrivare alla rabbia, senza mai perdere la testa, sapendo sempre dove vuole arrivare, qual è il percorso. Per capire cosa intendo dire forse può aiutare un ricordo". Per approfondire leggi anche: Napoli, la rivoluzione di Gennaro Gattuso Il giornalista tira così fuori dai suoi ricordi un episodio avvenuto 16 anni fa: "Nel 2003, la sera prima di Juve-Milan finale di Champions, allenatori Lippi e Ancelotti, mi ritrovai in un ristorante di Manchester con altri colleghi. Tre metri più in là c'era una tavolata di italiani che brindavano. Un signore in camicia, basso, tarchiato, vitale, si alzò e mi rivolse il calice. 'Sconcerti, disse, lei ha scritto spesso che Gattuso è figlio di un pescatore calabrese. Non è vero. É figlio di un ex pescatore calabrese che adesso ha una flotta con più di trenta pescherecci. Alla sua'. Con modestia, appunto. Ma con grande realismo", conclude Sconcerti

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