Due punti in tre gare ed eliminazione dalla Coppa di Lega con un secco 4-0 ad opera del MK Dons. La partenza della stagione del Manchester United non poteva essere peggiore. Anche per questo mister Louis Van Gaal ha deciso di voltare drasticamente pagina. A cominciare dalle regole, decisamente più rigide: per esempio, i calciatori dei Red Devils dovranno consegnare il proprio cellulare la sera prima della partita. Il tecnico olandese esige anche la massima puntualità: chi arriva in ritardo alla colazione pre-partita guarderà il match dalla tribuna. Regole dure, che fin qui sono state maldigerite dal gruppo. A rivelarlo è il quotidiano britannico Daily Mail, che ricorda anche come, durante il precampionato, Van Gaal fece installare nel campo di allenamento di Carrington una serie di telecamere ad alta definizione (costo complessivo: 500mila sterline) per "spiare" la squadra. La rigidità dell'allenatore olandese è confermata dal laziale Miroslav Klose. In un'intervista al quotidiano Die Zeit l'attaccante tedesco ha ricordato i due anni in cui Van Gaal era il suo allenatore al Bayern Monaco: "E' stato un periodo duro, il più duro della mia carriera. Non mi sentivo libero. Era davvero difficile per me soddisfare le sue attese. Mi chiedeva di fare movimenti che non riuscivo a capire. Ho dato tutto ciò che potevo ma non era abbastanza". "Lo United è il top" - Van Gaal resta fermo sulla sua posizione, e non si pente minimamente della scelta fatta questa estate, quando oltre allo United era stato cercato anche dal Tottenham: “No, non mi pento - rivela al Daily Mirror -. E' molto impegnativo, lo so, e la situazione non è peggiore di quanto pensassi, sapevo cosa avrei trovato nel mio piatto. Io avrei potuto optare per un incarico più semplice. Al Tottenham, ad esempio, non mi sarei dovuto sobbarcare un lavoro così enorme. Ma ho scelto la più grande sfida tra tutte quelle possibili. E volevo assolutamente andare nel miglior club d'Inghilterra, non al Tottenham". Van Gaal si gode la fiducia - Nonostante la falsa partenza, la dirigenza del club non mette minimamente in discussione il tecnico olandese. Anzi gli dà fiducia, confermata anche dallo strepitoso mercato estivo (Daley Blind, Angel Di Maria e Radamel Falcao sono solo gli ultimi arrivi). "La mia partenza al Bayern è stata negativa come quella attuale al Manchester United - dichiara Van Gaal facendo un paragone con il suo ex club -. Ma la grande differenza è che al Bayern mi chiesero subito spiegazioni attraverso Uli Hoeness. Allo United non lo hanno fatto, anzi hanno comprato altri giocatori per me. Mi stanno supportando e questo è un segnale di fiducia nei confronti del manager. Credo nelle mie qualità e nella mia filosofia calcistica, oltre che nella persona. Se sono preoccupato per la classifica? No, non significa nulla, siamo solo all'inizio". E infine aggiunge: "Non ho mai lasciato club senza successi: ed è esattamente quello che farò qui allo United".