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Vincenzo Iaquinta scrive a Conte e Bonafede: "Mio padre in carcere, ecco la cella. Come si fa col coronavirus?

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Il dramma del coronavirus coinvolge anche Vincenzo Iaquinta. Il padre del campione del mondo 2006 è in carcere a Voghera, dove sta scontando una condanna in primo grado a 19 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso. Coinvolto nel processo "Aemilia" sugli affari della 'Ndrangheta in Emilia Romagna, Giuseppe Iaquinta si trova in una cella 5,25x4,50 metri, con quattro posti letto. 

 

 


"Come si fa a mantenere la distanza di sicurezza?", chiede su Instagram l'ex attaccante di Juventus e Udinese, "partendo dal presupposto chemio padre è innocente". Iaquinta pubblica la piantina della cella e scrive direttamente al premier Giuseppe Conte e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: difficile che gli rispondano.

 

 

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