Cerca
Logo
Cerca
+

Formula 1, gara di debutto allo Spielberg il 5 luglio, il Gp d'Italia fra fine agosto e settembre

Tommaso Lorenzini
  • a
  • a
  • a

Se tutto fosse andato secondo il programma di un 2020 normale, oggi la Formula 1 sarebbe stata nei preparativi per il Gp d' Olanda, gara assente dal calendario dal 1985, prevista per il 3 maggio e attesissima dalla marea arancione dei tifosi di Max Verstappen. La classifica? Forse la Mercedes con il volante mobile sarebbe partita con le solite doppiette ammazza-campionato, o forse Leclerc avrebbe sfruttato le piste di Cina e Bahrain per un paio di exploit con la Ferrari. Ipotesi sfumate ma, finalmente, il Circus sta per riaccendere i motori. Il baffone Chase Carey, l' irlandese a capo di Liberty Media che controlla il Mondiale, ha comunicato la road map per la ripartenza, con date da definire ma comunque suddividendo le gare per quattro macro aree, geografiche e temporali, in una sorta di giro del mondo: un po' a caccia del meteo più adatto, come dei surfisti in cerca dell' onda buona, un po' per tentare di salvare il salvabile attenendosi al calendario originale.

 Dunque: Europa in luglio e agosto; Eurasia e Asia a settembre-ottobre; Asia e Americhe a ottobre-novembre; Medio Oriente a dicembre. Il semaforo verde? In Austria il 5 luglio sul circuito dello Spielberg, subito doppiata con un altro gp il 12 luglio, in linea con quanto rivelato pochi giorni fa da Helmut Marko, uomo forte della Red Bull: «Se ce lo chiedessero potremmo far correre le gare qui anche domani». Dopo l' Austria è probabile lo spostamento in Inghilterra, in una Silverstone possibile teatro di un paio di gp consecutivi a porte chiuse. La doppia gara tecnicamente non sarà il massimo, c' è il rischio che di gare molto simili, con monoposto a proprio agio e altre per niente, ma non è questa l' annata per simili obiezioni.
E mentre la corsa prevista per il 28 giugno in Francia a Le Castellet viene cancellata (Parigi ha esteso fino a metà luglio il divieto di svolgere grandi eventi) rimane difficile pensare che non si riesca a correre a Montecarlo e dunque si proverà a farlo anche a Barcellona (disponibile per un evento a porte chiuse), Spa e soprattutto Monza. «Siamo preparati alle porte chiuse per il Gp d' Italia, stiamo lavorando in questo senso», dice a Radio24 il presidente Aci e vicepresidente Fia, Angelo Sticchi Damiani, «certo, rinunciare al pubblico significa rinunciare a milioni. L' Austria è l' unica ad aver sottoscritto un contratto per una gara a porte chiuse, bisogna vedere gli altri gp». Se la quadra dovesse essere raggiunta, dopo Monza il Circus farà tappa sui campi di gara in Eurasia; prevedibili trasferte a Sochi e Baku (circuiti cittadini che necessitano di particolari lavori organizzativi ma che, nel caso si corresse senza pubblico, taglierebbero nettamente i costi per approntare gli spazi fruibili dai tifosi quali tribune, servizi e ristori), proseguendo con le tappe asiatiche in ottobre in Giappone, Cina, Singapore. In novembre toccherà alle gare tra Sudamerica e Nordamerica, compreso il Gp di Austin negli Usa, dove il presidente Trump è già favorevole alla ripresa degli sport (come la Nfl) da settembre. Infine, e qui Chase Carey è stato esplicito, «concluderemo la stagione nel Golfo, a dicembre, con il Bahrain prima del tradizionale finale di Abu Dhabi», confermando che gli emiri non mollano il giocattolino.

«Ci aspettiamo di dover correre inizialmente a porte chiuse, ma la speranza è di poter aprire al pubblico appena possibile - si legge nella nota diffusa sul sito della F1-. Stiamo lavorando alle varie procedure per consentire ai team e agli altri partner di poter entrare e lavorare in ogni Paese coinvolto. La salute di tutti resta comunque la priorità e andremo avanti nel nostro piano solo se saremo in grado di minimizzare i rischi». Fatti i conti, il Mondiale alla fine potrebbe disputarsi su 15-18 gp (invece che 22), del tutto in linea con una stagione regolare.

 

 

Dai blog