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Vincenzo Nibali, gli ultimi obiettivi: "Giro d'Italia e Olimpiade a Tokyo. Poi farò altro"

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Il Mondiale, un altro Giro d'Italia, il terzo. E poi l'obiettivo finale: l'oro a Tokyo 2021. Vincenzo Nibali, in una intervista a Repubblica, svela di avere in mente una tripletta leggendaria prima di lasciare l'attività professionistaica su strada. "Se il Mondiale resta in Svizzera e a settembre (domenica 27), il percorso è perfetto per me. Se andrà a finire in Oman o in Qatar a novembre, tutto si complica, dipenderà da che tipo di corsa disegneranno. Tifo per Aigle-Martigny, tifo Svizzera ovviamente".  Ha scelto la via italiana per il Mondiale: la Milano-Sanremo (8 agosto), la Tirreno-Adriatico (7-14 settembre). Non il Tour de France, che per la prima volta nella storia precede il Giro (29 agosto-20 settembre). "Il Tour a fine agosto viene troppo presto, quando non avremo ancora la condizione necessaria. Se la forma cresce durante il Tour bene, oppure rischi di saltare di brutto o di saltare dopo. Il Giro è collocato bene, non così le Classiche del Nord, ma lo spazio è poco e non c'era molto margine di manovra. La Sanremo l'8 agosto è un'incognita: così lunga, così calda. Vedremo tante sorprese, è un anno particolare".

 

 

Infine anche un accenno al passato: oggi la Rai manderà in onda le repliche delle tappe di Risoul e Sant' Anna di Vinadio, quelle decisive per la sua vittoria al Giro 2016. "Ricordo tutto, anche le critiche feroci, il caldo e la gente che c'era su al santuario. Ricordo il grande lavoro di Michele Scarponi, la scalata disperata verso Risoul, eravamo rimasti in tre o in quattro a crederci. Anche allora la stampa mi ha dato una grande mano, in un certo senso. Ho sentito esplodermi dentro tutto quello mi era rimasto, rabbia, fatica, dolore. Sono le vittorie più belle". 

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