Milan, Giacomo Bonaventura commenta l'addio ai colori rossoneri e l'omaggio a Gennaro Gattuso: "Non è uno che porta rancore”
Giacomo Bonaventura ha appena dato addio al Milan. In una intervista ha voluto ricordare i suoi anni in rossonero, con un particolare omaggio a Gennaro Gattuso, suo ex allenatore: "Somiglia a Mihajlovic. Mi ha fatto sentire importante e gli ho dato l’anima, dimostrandogli che di me poteva fidarsi. Ma non è stato tutto rose e fiori. Una volta non volevamo andare in ritiro ed è finita che ci siamo ritrovati a discutere io e lui, testa contro testa. Mi voleva ammazzare. Ma Rino è cosi: si incazza tantissimo sul momento ma finisce lì, non è uno che porta rancore”. ha rivelato in un’intervista a Sportweek.
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Infine ha voluto precisare il perché della sua fine al Milan: "Ho capito che le valutazioni su di me erano cambiate quando mi sono infortunato al ginocchio. Dovevo operarmi, stare fermo fino al termine della stagione e ricominciare con un solo anno di contratto davanti. Una società che ha fiducia in te, ti sottopone il rinnovo appena vede che hai ripreso l’attività. Nel mio caso non è successo. Ci sono state mezze parole, niente di più. Forse è cambiato lo stile Milan, ma ho avuto la sensazione che nei miei confronti non ci fosse la considerazione di cui godevo prima dell’infortunio”, ha concluso.