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Zlatan Ibrahimovic e il Milan, Raiola gela tutti: "Niente accordo, questione di stile". Retroscena: c'entra Donnarumma?

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Non ci sarà Zlatan Ibrahimovic al ritiro del Milan, perché l'intesa sul rinnovo di contratto per la prossima stagione è ancora in alto mare. E mentre il club rossonero fa filtrare un certo ottimismo per quella che sembra una conferma non solo scontata, ma pure obbligata, è l'agente dello svedese Mino Raiola a gelare il sangue ai tifosi milanisti. "La trattativa finché esiste è una buona cosa, stiamo parlando ma non abbiamo ancora un accordo. Non è questione di soldi, ma di convinzione, di stile, di tante cose. Se vuole rimanere? Il matrimonio si fa in due, se non voleva rimanere non faceva alcuna trattativa. Io lavoro per trovare soluzioni".

 

 

 

Resta la stoccata alla società, a Elliott e all'ad Gazidis. E alla fine si torna sempre lì, ai soldi, checché ne dica Raiola. A Ibra non va giù che il Milan stia cercando di rilanciare "al ribasso", a 6 milioni di euro. Zlatan si considera l'uomo-chiave della squadra e pretende uno stipendio "top", di essere perlomeno il più pagato nella rosa. Che, guarda caso, al momento è Gigio Donnarumma (6 milioni) assistito sempre da Raiola e per cui da qui a qualche mese si dovrà discutere un altro delicatissimo rinnovo. L'attaccante chiede 7 milioni di euro netti e non si smuove. Il Milan proverà a mettere sul piatto qualche bonus legato al rendimento della squadra, manovra che però, secondo indiscrezioni, non fa altro che indispettire la controparte. E il 17 settembre c'è il debutto stagionale nel preliminari di Europa League: iniziare senza Ibra potrebbe essere un grosso guaio, d'immagine ma pure tecnico. 

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