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Ferrari, al Gp del Belgio Vettel e Leclerc "vergogna d'Italia": così la Rossa calpesta la sua storia

Leonardo Filomeno
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NO COME BOTTAS E FERRARI 
Ferrari "vergogna (sportiva) d'Italia". Trafigge se stessa, i piloti, la storia. Servirebbe un Forghieri per abbozzare una risalita. La SF1000 pare concepita dalla Mattel: tiri la corda, per un po' regge, poi arriva il bidone. Qualsiasi pista si rivela infausta. E viene il magone a pensare a Monza. Peggio solo le motorizzate dal rosso motore, che chiudono a panino Leclerc e Vettel, come nella più beffarda delle sceneggiature. Sebastian fa il possibile ma arriva 13esimo, dietro addirittura all'Alfa di Raikkonen. Pure Charles, talento che forse dovrebbe essere altrove, finisce dietro Iceman, tallonato da un Grosjean inguardabile come sempre. Al secondo infinito pit stop, dove sulla ricarica dell'aria lo avvertono alla fine, con la radio ancora accesa smadonna. Comprensibile. Raccoglie le briciole. Come per il compagno ex iridato, zero colpe. Solo giri da dimenticare. Non vorremmo essere nei panni di Sainz. Con la McLaren, per via di un problema allo scarico, nemmeno parte. Più che 'rosso' il suo futuro inizia a vederlo... nero. E mentre Hamilton su Mercedes non vede l'ora di eguagliare Schumacher, il gregario Bottas tremendamente patisce, senza abbozzare una reazione. Al 15esimo giro aspetta ancora direttive dai box sul poter "spingere". Un'umiliazione senza fine.


 

 

NÌ COME RED BULL E RACING 
I 'bibitari' volevano giocarsi il mondiale con la Mercedes. A malapena le stanno dietro grazie al solito formidabile Verstappen, che fa più del possibile. Ma tenere il passo delle frecce nere di Stoccarda è una fatica estrema, forse anche per colpa di una aerodinamica "scarica". Che beffa, poi, quando all'ultimo giro Ocon supera Albon. L'alato pilota chiude sesto, ma almeno è tornato a fare il suo. Basterà ad Horner & Marko per tenerlo lì? Soprattutto, basterà a se stessa questa Red Bull? Disastrosi invece i piloti delle Racing, Non lottano mai veramente. E finiscono pure dietro a Gasly. Da Stroll figlio non ti aspetti più niente. Ma Perez? Condotta inammissibile se sei al volante di una Mercedes 2.


SÌ COME RENAULT, MCLAREN, ALPHATAURI (E GASLY) 
L'Alpha s'è desta. Macchina fluida. Con Gasly che chiude a punti in ottava dopo un'energica rimonta. A tratti va meglio di Albon, e supera ovviamente Vettel e Leclerc. Sul compagno russo, come sempre anonimo e solo 11esimo, sorvoliamo. E' meglio. Pure la McLaren di nuovo alla carica ma da solista, visto che Sainz, dopo le belle qualifiche, nemmeno parte. Il "giovane vecchio" del Circus si era un po' ripreso. Come il compagno Lando. Almeno determinato. Soprattutto quando sorpassa Stroll. Chiude settimo. Con i punti che bastano. Si sono all'improvviso svegliati pure Ricciardo, Ocon e soprattutto la Renault, forte su dritto e in grande spolvero. Daniel ci fa dimenticare, proprio sullo sfiancante circuito di Spa, i flop di cui stava diventando specialista. E chiude in quarta. Suo pure il giro veloce, a sigillo di un weekend convincente. Di Ocon ci ricorderemo il sorpassone che rifila all'ultimo su Albon. Quando ci si mette, il francese è bravino e scatenato. La macchina stavolta ha fatto il resto. 

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