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Champions League, l'Uefa causa Covid pensa a far giocare gare secche in campo neutro

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La notizia che arriva da Madrid e interessa l'Atalanta riguarda Eden Hazard. Lasciato il Chelsea nel 2019, dove era uno dei boss, per cercare la totale consacrazione con il Real, sta incappando in una serie di negatività con pochi precedenti. Il 29enne fantasista si è fermato ancora una volta, adesso per colpa di una lesione al retto anteriore della coscia sinistra. Ne avrà per almeno un mese, forse anche sei settimane, e questo significa che salterà sicuramente l'andata degli ottavi di Champions contro l'Atalanta, in programma il 24 febbraio a Bergamo, con l'ipotesi di rivederlo, ma in extremis, nella sfida di ritorno del 16 marzo. Un duro colpo per il belga che in un anno e mezzo si è già infortunato dieci volte, saltando 43 partite e restando indisponibile per 283 giorni.

 

 

Ma a rischio, alla ripresa della Champions e dell'europa League, non c'è solo la presenza di un calciatore quanto intere partite. Le restrizioni ai viaggi a causa del Covid stano facendo valutare alla Uefa la possibilità di abolire il doppio turno e sostituirlo con gare secche in campo neutro. Gli ottavi di finale del Liverpool in Champions a Lipsia (16 febbraio) potrebbero saltare visto che tutti i voli in Germania dal Regno Unito sono vietati fino a un giorno dopo la gara e il governo tedesco insiste che non ci saranno esenzioni per gli sport d'élite.

 

 

 

Per questo la Uefa ha concesso ai club una proroga fino al 2 aprile per completare gli incontri - quattro giorni prima dell'inizio dei quarti. Se le restrizioni di viaggio tedesche saranno estese è a rischio anche la trasferta di andata del City contro il Borussia Mönchengladbach (24 febbraio) e lo è pure il doppio confronto di E-League fra Arsenal e Benfica. 

 

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