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Milan, Zlatan Ibrahimovic in ristorante in zona rossa, il club: "Solo un incontro di lavoro"

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Ormai si parla sempre e solo di lui: uccide leoni a mani nude, recita nell'ultimissimo film di Asterix e Obelix, viene espulso per un malinteso. Sì, stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese non riesce più a smettere di essere al centro dell'attenzione mediatica, ma in fondo questo non sembra dispiacergli più di tanto. Nelle ultime ore ha iniziato a girare sul web una foto dell'attaccante rossonero all'interno del ristorante "Tano passami l'olio" durante la zona rossa a Milano. Dall'ambiente rossonero hanno subito cercato di stemperare la situazione: si sarebbe trattato di un semplice incontro di lavoro, niente di più.

 

 

 

Anche il proprietario del ristorante Tano Simonato, raggiunto telefonicamente da Fanpage.it ha fermamente negato che lo svedese abbia consumato un pasto all'interno del locale nell'inottemperanza delle regole anti-Covid. Simonato ha definito il meeting come "un incontro fra amici", liquidando presto le successive domande del giornalista. Il proprietario del locale ha espresso anche il suo dissenso nei confronti della attuale regole e richiede di poter riaprire il suo ristorante, ormai con le serrande abbassate da oltre un anno. 

 

 

Sui social si è presto polarizzata l'opinione pubblica, tra chi sosteneva Zlatan e chi invece si è sentito preso in giro dal gesto del campione svedese. "Viene sempre preso di mira", "è un altro dei mille modi con cui viene attaccato il Milan" e ancora "Ibra dovrebbe querelare chi lo sta accusando senza prove" si legge tra i commenti di Twitter. Sono tanti i messaggi in cui sono state prese le difese di Ibra, ma altrettanti anche quelli che hanno invece condannato l'episodio: "Le regole valgono per tutti, quindi anche per Ibra". Tra i commenti spunta anche una foto dell'arbitro Maresca, che domenica scorsa lo ha espulso contro il Parma, in descrizione: "Ecco la fonte che ha svelato il pranzo di Ibra".

 

 

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