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Inter, nasce il progetto-Cottarelli: ecco i nomi di tutti i "soci", c'è anche Enrico Mentana

Benedetta Vitetta
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Dalle buone azioni che l'hanno portato a vincere lo scudetto alle buone azioni per il futuro della società. Già perché il progetto di azionariato popolare dell'Inter, di cui si parla da qualche anno, ora si fa concreto. Tanto che per il bene del club nerazzurro stanno per scendere in campo i fuoriclasse, i testimonial che serviranno a far conoscere il progetto e a dargli credibilità. Diversi i vip che da qui ai prossimi giorni entreranno nella Interspac, società presieduta da Carlo Cottarelli, attuale direttore dell'Osservatorio sui Conti pubblici italiani e già Commissario per la spending review e che tra i 15 soci attuali vede anche l'ex presidente della Rai, Roberto Zaccaria.

Secondo quanto risulta a Libero si tratta di una vera e propria squadra pronta a scendere in campo per i colori della squadra del cuore: a presidiare la porta il giornalista del Corriere Beppe Severgnini; col numero 2 il produttore discografico Claudio Cecchetto (terzino destro); il ruolo di stopper (5) andrà a Giancarlo Leone (alto dirigente Rai); l'archistar Stefano Boeri farà il regista di difesa (6); GianFelice Facchetti avrà il ruolo di terzino sinistro in onore del padre; il comico Giovanni Storti indosserà la maglia numero 7 di ala destra; il direttore de La7, Enrico Mentana prenderà il 4 e farà il regista; il cantautore Luciano Ligabue non poteva che fare il mediano (8); Giacomo Poretti giocherà con l'11 come ala sinistra; all'attacco il conduttore tivù, Paolo Bonolis (10) mentre la maglia numero 9 andrà al cantante Enrico Ruggeri. Tutti entreranno in società versando una quota di 1.000 euro, ma chi vorrà potrà aumentare - a piacimento - il coinvolgimento nell'iniziativa. «Vogliamo lavorare insieme all'attuale proprietà, già informata dell'iniziativa. Il nostro unico scopo» ha detto Cottarelli, «è sostenere la squadra che amiamo. E siamo grati al presidente Zhang per aver riportato l'Inter ai vertici del calcio».

 

 

I PIANI
Nei piani di Interspac, l'obiettivo iniziale sarà quello di valutare l'interesse di tutte le parti coinvolte, dal gradimento dei tifosi che verrà sondato tramite un sondaggio online, (fissato per venerdì 25 giugno) fino alla proprietà del club i cui contatti sono in corso da un mese. E proseguono bene. Subito dopo partirà l'operazione vera e propria, tra dettagli tecnici, le necessarie autorizzazioni e la raccolta di risorse. Sul modello vincente del Bayern di Monaco. E così per la prima volta in Italia i tifosi potrebbero presto diventare proprietari della società per cui tifano e si emozionano da una vita, avere uno o più rappresentanti all'interno del consiglio di amministrazione e poter intervenire e dir la loro durante le assemblee. In più vista la situazione debitoria particolarmente complicata in cui versa l'attuale proprietà del club nerazzurro, il momento è favorevole per un'iniziativa simile visto che i cinesi hanno fortemente bisogno di un soggetto terzo per avere il consenso dei tifosi.

 

 

L'intento dei soci attuali di Interspac è riuscire ad avere in mano il 30-40% delle quote significa raccogliere circa 300 milioni se si calcola che le ultime stime societarie, elaborate da Forbes, ipotizzano un valo re del club di poco inferiore ai 750 milioni di euro. Ma in che modo si procederà per la raccolta fondi? Varie le ipotesi sul tavolo al vaglio dei 16 soci di Interspac, tra cui figurano top manager ed economisti - tra cui Alberto Bellora (ex Unicredit), Pierfran cesco Barletta (Coo dell'Inter ai tempi di Moratti e consigliere Leonardo), Paolo Ceretti (ad di Dea Capital), Alessandro De Nicola (socio dello studio legale Orrick), Gianfranco Dentella (consigliere Azimut) e Dario Frigerio (ex ceo di Pioneer e Prelios). Si va da una società ad hoc fino a una Spac, società veicolo destinata alla raccolta di capitali di rischio attraverso la quotazione. Al di là dei soci e dei vip e testimonial, l'interesse sul progetto pare molto alto tanto che fonti vicino al dossier interpellate da Libero hanno confermato che più di un imprenditore ha già ipotizzato di partecipare mettendo sul piatto fino a 200mila euro. E ai tifosi quanto verrà chiesto per diventare proprietari della nuova Inter? Si parla di una cifra minima di 500 euro, una quota "una tantum" che consentirà a chiunque voglia di diventare azionista del club. Non sarà, insomma, un obolo da pagare anno dopo anno perchè l'idea di Cottarelli & Co. è quella di migliorare notevolmente la gestione societaria, trovando sponsor di livello e fare in modo che si facciano investimenti oculati. Amplio il parterre cui si rivolgerà il progetto di azionariato popolare: non solo i 30mila abbonati, ma i 6-7 milioni di tifosi nerazzurri italiani per arrivare ai 25 milioni appassionati calcolati a livello planetario. I tempi? Nei desideri l'obiettivo è realizzare il tutto entro fine anno. E chissà che altre società di calcio italiane non seguiranno l'esempio dell'Inter.

 

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