Nel mirino

Matteo Berrettini, niente Tokyo 2020. "L'infortunio?", travolto dal fango: accuse vergognose

Da Wimbledon agli insulti. Matteo Berrettini ha conosciuto l'inferno dei veleni. Dopo il quasi-trionfo sull'erba inglese (sconfitto in finale da Djokovic), il tennista italiano è stato ricevuto al Quirinale insieme agli azzurri del calcio che poche ore dopo la sua partita hanno conquistato Euro 2020, a Wembley. Da lì in poi, una centrifuga: il 25enne romano prima è stato accusato di essere un furbetto fiscale, pagando le tasse a Montecarlo (dove vive) e non in Italia, e per questo di non essere degno degli encomi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

 

 

 

 

 



Quindi a causa di problemi muscolari ha dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo 2020, a pochi giorni dal via. Una grande delusione sportiva che non ha fermato gli haters, secondo cui Berrettini avrebbe "inscenato" l'infortunio per potersi riposare e prepararsi al meglio per gli Us Open, dopo l'estate. "Era un appuntamento che aspettavo da due anni, visto il rinvio - è costretto a spiegare il campione azzurro, in una intervista alla Stampa -. Fino all'ultimo ho pensato di andare a Tokyo anche 'rotto', ma non avrebbe avuto senso, non sarei riuscito a fare quello che volevo, cioè lottare per una medaglia. Inoltre rischiavo di peggiorare l'infortunio. Dopo lunghe riunioni con il team ho deciso di lasciar perdere".

 

 

 

 

 


Tanti big non saranno in Giappone, a partire dall'altro fenomeno del tennist azzurro Jannik Sinner che ha rinunciato per concetrarsi sulla sua crescita sportiva. Ma non è il caso di Berrettini: "Fin da piccolo vivere nel villaggio a contatto gli altri atleti era uno dei mei sogni. Altri la pensano diversamente, ma io non giudico. Va detto che è un'edizione difficile per via delle restrizioni e della mancanza di pubblico. Ora Parigi 2024 per me diventa un obiettivo ancora più importante".