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Tokyo 2020, il dramma di Benedetta Pilato? L'assenza che la ha divorata, poi il disastro al via: ora si capisce tutto

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Un Olimpiade drammatica, quella di Benedetta Pilato. A Tokyo 2020 tutto è naufragato in pochi secondi: squalificata nei 50 metri rana, tradita da un gesto che per lei è la più assoluta consuetudine. Olimpiade "orribile", per usare le sue parole. E a Tokyo 2020 potrebbe non avere seconde possibilità, perché nelle staffette non figura tra i titolari. 

 

"Non so che ha combinato, prima della gara era agitatissima ma anche se ha fatto un record del mondo bisogna ricordare che ha solo 16 anni", ha detto riferendosi a lei la collega e nuotatrice Martina Carraro. Per certo, una squalifica del genere, a soli 16 anni, quando insomma si è ancora giovanissimi, può davvero comprometterti, segnarti a fondo.

E ci si chiede: ma cosa diavolo è successo, a Benedetta? Delle risposte sono arrivate da un articolo del Corriere della Sera, che rivela quali sono state le recenti difficoltà della campionessa. Fino ad ora era stato tutto semplice, tutto naturale con quel suo talento straordinario. Un'ascesa vissuta quasi come un gioco, un allenatore che è un amatore - di mestiere lavora all'Asl - che le diceva che l'Olimpiade per lei doveva essere come Natale, ovvero che l'attesa doveva essere più bella dell'avvenimento in sé. E senza allenatore, che non era con lei a Tokyo, si è presentata al via divorata dall'ansia. E la testa è andata in tilt. Poi le lacrime, lo sfogo. E un fallimento che potrebbe segnarla. O che, al contrario, potrebbe essere il punto da cui ripartire per una campionessa che, fino ad ora, aveva stupito il mondo intero.

 

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