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Tokyo 2020, convulsioni e mani al cuore: Gianmarco Tamberi, attimi di paura dopo il trionfo

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Abbracci agli altri azzurri in particolare con Marcell Jacobs. Un abbraccio ricevuto, mentre gioiva pazzamente dopo l'oro appena conquista dall'atleta portoghese argento nel salto triplo. Poi le foto di rito i complimenti agli avversari: la festa di Gianmarco Tamberi è durata più di un'ora e mezza nella pista di atletica dello stadio di Tokyo, dopo la gara che ha decretato la medaglia d'oro alle Olimpiadi nel salto in alto per l'azzurro.

 

 

 

Per qualche secondo, dopo il salto che gli ha regalato l'oro e la successiva esplosione di gioia, qualcuno ha temuto che Gimbo non stesse bene. Sembrava avesse delle convulsioni e poi quelle mani sul cuore hanno fatto pensare male. Ma è stato un pensiero che è durato solo pochi secondo, perché tamberi, invece, era completamente euforico e voleva godersi a pieno il momento, non nascondendo la sua gioia immensa per l'obiettivo raggiunto. Per lui lacrime di gioia dopo la vittoria considerato il rientro da un brutto infortunio alla caviglia.

 

 

 

È figlio d’arte: il padre, Marco, partecipò alle Olimpiadi di Mosca del 1980, arrivando in finale. Nel 2012, Tamberi prese parte agli Europei di Helsinki, piazzandosi al quinto posto e guadagnandosi la partecipazione alle Olimpiadi di Londra. Nel 2015, stabilì il suo primo record italiano, ritoccato al rialzo più volte negli anni successivi. E' stato campione del mondo ai mondiali di Portland del 2016. Nello stesso anno, la frattura alla caviglia gli impedì di partecipare ai Giochi di Rio. Nel 2019 era già tornato in forma: ai campionati europei indoor di Glasgow aveva vinto l’oro saltando la misura di 2,32.

 

 

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