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F1, Gp di Monza. Felipe Massa con la Ferrari nel cuore: "Così Sainz può guadagnare 2 decimi a giro. Quelle gare di kart con Schumacher"

Lorenzo Pastuglia
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Monza è sempre Monza. E viverla da ferrarista ha un sapore ancor più dolce. Emozioni uniche, che solo chi ha guidato per il Cavallino può raccontarci. Con Liberoquotidiano.it ha parlato Felipe Massa. Ex della Ferrari, di Williams e Sauber, il 40enne brasiliano di San Paolo è all’Autodromo Nazionale nel ruolo di ambasciatore per la F1. Dall’amico Michael Schumacher ai consigli a Carlos Sainz, anche lui pronto alla sua prima gara ‘in casa’ con Maranello. Ecco cosa ci ha detto. 

La F1 arriva a Monza. Lei l’ha vissuta per tanti anni, anche da ferrarista, cosa si prova guidare davanti ai suoi tifosi?  
"Monza significa emozione, una gara più speciale di tante altre. Quando corsi per la prima volta ero un pilota della Sauber, ma farlo qui per la Ferrari è stato unico. Sono diventato uno dei due piloti di casa da tifare. I fan ti stimano, ti cercano, ti appoggiano. Ti trattano come se io fossi una delle persone più importanti della loro vita. Ogni volta che torno, anche se non corro più in F1, è come se fosse quel primo giorno con il Cavallino. Come entrare in una famiglia e non uscire mai".
C’è qualche aneddoto su Monza che può raccontarci? 
"Il primo anno ero insieme a Michael. E lui proprio dopo quella gara annunciò che si ritirava dalla F1. Io invece avrei continuato in Ferrari insieme a Kimi (Raikkonen) e questa fu una situazione speciale per me. Tutti i tifosi che ci fermavano, imploravano a Schumacher che continuasse, mentre a me dicevano che ero il futuro e volevano vincessi per loro". 
Mi ha nominato Schumi, ci racconta qualche aneddoto? 
"Schumi è sempre nel mio cuore e spero che le sue condizioni possano migliorare nel tempo. Era una persona apertissima con me, eravamo grandi amici. Nel lavoro era chiuso, ma fuori era molto divertente e questa era la sua personalità. Ricordo quando lui andava in bici, ma a me non piaceva e dicevo di no perché preferivo correre. Il paracadutismo? Quello mai pensato di farlo, piaceva solo a lui. Spesso veniva in Brasile e correvamo con i kart. Era molto divertente, due volte vinse lui, una volta io, poi un successo a testa per Rubens (Barrichello) e Jules (Bianchi, scomparso per le conseguenze subite in un incidente nel GP del Giappone 2014, ndr)".
Ferrari dietro nelle qualifiche di Monza, come vede per Leclerc e Sainz questo weekend? 
"Vorrei molto dire che la Ferrari possa lottare per la vittoria, ma non credo succederà. È andata molto forte su piste come Montecarlo, ma Monza è diversa. Credo non sia una gara facile per entrambi i piloti, ma spero in un bel piazzamento". 
E tra Hamilton e Verstappen, chi preferisce per la vittoria del titolo? 
"Verstappen quest’anno è un fenomeno e non ha mai sbagliato, togliendo le due gare sfortunate di Baku e Silverstone. Un bene per i tifosi che ci sia un duello così acceso con Hamilton. Chi dico tra i due? Max, perché sarebbe bello vedere un vincitore diverso. Poi se vincesse Lewis, supererebbe il mio amico Michael nei titoli piloti (entrambi sono a quota sette). E questo non lo vorrei…".
Giovinazzi merita la riconferma con l’Alfa Romeo? 
"Antonio sta facendo un campionato interessante, perché è sempre davanti a Kimi nel confronto diretto. Con un’auto non competitiva, ha crono e velocità molto interessanti. Meriterebbe di essere confermato, anche per il lavoro che sta facendo con il team. Per di più, è stato molto sfortunato in diversi GP e lui e Bottas nel 2022 sarebbero una coppia molto interessante". 
E c’è Alonso che continua a stupire con l’Alpine nonostante l’età… 
"Bello per davvero! A 40 anni, si allena duramente e si è fatto trovare pronto. Fa vedere il valore di sempre in pista. Se un pilota fa sacrifici ed è motivato, può ottenere risultati anche alla sua età. 
Russell dal 2022 sarà in Mercedes, è il pilota giusto per affiancare Lewis? 
"George meritava al 100% questo posto. Quello che ha fatto vedere fino a oggi è solo una parte del suo potenziale. Ha un talento tremendo, e come velocità può battere anche Lewis. Anche se fare i punti in gara è diverso. Se sarà il futuro Hamilton tra due o cinque anni non lo so, ma saprà farsi valere sicuramente". 
Prima Monza da ferrarista per Carlos Sainz, cosa sente di consigliargli per fare bene? 
"A Carlos dico solo una cosa, se saprà approfittare del calore dei tifosi, allora guadagnerà due decimi in meno al giro. Se invece non lo farà, sarà più lento. Un pilota che a me piace moltissimo, lui e Leclerc sono una coppia fortissima, tra le migliori del campionato. E in futuro sapranno farsi valere".
 

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