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Fernando Alonso, bordata contro la Red Bull: "Dovete cavarvela da soli", un grosso caso nel circus

Lorenzo Pastuglia
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Per Fernando Alonso non è stato un GP di Turchia fortunato. Partito 5° per la penalizzazione di Lewis Hamilton, l’asturiano ha prima mandato a quel paese Pierre Gasly dopo il testacoda in avvio per il contatto con il pilota di AlphaTauri, poi ne ha avuto un successivo con Mick Schumacher che lo ha costretto a scontare una penalità di cinque secondi durante il cambio-gomme.

 

E alla fine della sfortunata gara, è riuscito solo a chiudere con un 16° posto. Ma il consigliere della Red Bull, Helmut Marko, sperava in altri piani per Fernando: quelli di bloccare per qualche giro il ritorno del sette volte iridato della Mercedes, così da lasciare libero Max Verstappen nella conquista del 2° posto.

 

“Sappiamo che Alonso non è un grande fan di Hamilton – aveva affermato Marko prima del GP – e lo abbiamo visto anche a Budapest”. Quando all’Hungaroring negli ultimi giri del GP di quest’anno, il pilota dell’Alpine si era difeso alla grandissimi dai tentativi di sorpasso del pilota Mercedes, arrivato alla fine 2° per la squalifica finale di Vettel. Alonso però stamattina ha rimandato indietro le parole di Marko: “Ho letto, ma io disputo sempre la mia corsa — ha risposto lo spagnolo —. In Ungheria ci siamo impegnati a contrastare Hamilton, ma era dovuto principalmente alle caratteristiche del tracciato. In condizioni normali, Red Bull e Mercedes sono troppo veloci”. E ancora: “A Monza, ad esempio, Bottas era partito ultimo ed è finito ugualmente sul podio. Certamente mi piace battagliare con grandi piloti, ma la Red Bull deve concentrarsi sulla propria stagione e cavarsela da sola”.

 

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