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Daniele Orsato? "Sfortunato, ha sbagliato col fischietto": disastro a Juve-Roma, la sconcertante teoria dell'ex arbitro

Lorenzo Pastuglia
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"La mia lettura è che la valutazione di Daniele Orsato sul primo contatto Abraham-Danilo gli fa portare il fischietto in bocca. A quel punto, sul secondo contatto, che è un calcio di rigore solare, lui fischia: purtroppo tutto quello che ne consegue dopo è anche figlio della sfortuna". Così legge l’episodio incriminato di Juventus-Roma l’ex arbitro Tiziano Pieri. Parole riportate dal Corriere dello Sport. Se invece "avesse avuto il fischietto in mano sul contatto Szczesny-Mkhitaryan sicuramente non avrebbe fatto tecnicamente in tempo a fischiare il calcio di rigore prima della segnatura di Abraham”. E ancora: "È vero - aggiunge Pieri - che da un arbitro esperto e bravo come Orsato ci si aspetta sempre il massimo. La cosa meglio sarebbe stato fischiare un attimo in ritardo. Ma la sua istintività lo porta a essere sempre molto perentorio nelle sue decisioni, sia tecniche che disciplinari. 

 

 

“Serve un cambiamento con la Var”
Poi Pieri prosegue: “Oggi con la Var forse c'è necessità di un cambiamento per tutte queste tecnologie che possono subentrare — aggiunge l’ex arbitro — Di sicuro quello che viene comunicato da Orsato a Cristante, se è vero che ha detto che non si può dare vantaggio, non corrisponde alla verità. Abbiamo visto altri casi… Molto probabilmente voleva esprimere un concetto diverso in quel momento". Quindi Orsato avrebbe dovuto applicare il vantaggio e far andare in gol Abraham, poi "la Var avrebbe analizzato l'azione che ha portato al gol e se avesse intravisto nel tocco di Mkhitaryan la volontarietà e la punibilità del fallo avrebbe consigliato all'arbitro di rivedere il tocco di mano ed eventualmente di assegnare il calcio di rigore". 

 

 

L’ultimo pensiero dell’ex arbitro
Infine, se Orsato "avesse ritenuto quel tocco non punibile, cioè non intenzionale, non volontario, ma conseguenza di una caduta, a livello regolamentare non sarebbe mai stato da considerare falloso perché — conclude Pieri — con le novità regolamentari il tocco di un compagno che segna una rete non è più punibile ma solo a chi segna una rete. Avvantaggiandosi da un tocco di mano seppur involontario e non punibile, la rete viene annullata”.

 

 

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