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Stefano Pioli, pronto il rinnovo col Milan: ecco cifre e date. E dopo di lui... chi sta per firmare

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 Se la pausa per le nazionali è detestata dal tifoso medio, può invece rappresentare un'ottima occasione perle società per progettare con più calma il futuro. E il Milan nei giorni scorsi ha definito gli ultimi dettagli per il prolungamento contrattuale di Stefano Pioli. Il tecnico rinnoverà l'intesa, in scadenza al termine della stagione, fino al 2024 (con opzione al 2025) e percepirà 3,5 milioni di euro annui (un aumento considerevole rispetto ai 2 che guadagna attualmente). Per l'ufficialità si aspetta solo il rientro in Italia dell'ad Ivan Gazidis, atteso oggi, dopo il periodo di cure a New York per combattere il carcinoma alla gola diagnosticato in estate. L'occasione, dunque, per un emozionante riabbraccio, e per rinnovare la fiducia ad un allenatore, Pioli, che si è guadagnato tutto sul campo. D'altronde, l'ex tecnico della Fiorentina ha dovuto fare i conti con i pregiudizi al suo arrivo a Milano, nell'ottobre del 2019 per ereditare la disastrosa gestione Giampaolo, per poi conquistare la piazza, fino a diventare idolo dei tifosi, con i risultati ed il bel gioco. Il rinnovo del tecnico è un chiaro segnale di continuità per un progetto che sta crescendo di anno in anno, e non vuole accontentarsi del ritorno in Champions League.

 

 

 

Ed è per questo che Maldini sta lavorando per blindare alcuni dei gioielli della rosa rossonera, con l'intenzione di chiudere le trattative entro la fine dell'anno. Primo fra tutti il francese Theo Hernandez, in scadenza nel 2024. Il 24enne, tra i più forti terzini in circolazione, non ha mai nascosto la sua felicità nel vestire la maglia del Milan e dovrebbe accordarsi per una cifra intorno ai 4 milioni a stagione, prolungando il contratto fino al 2026. Discorso simile, in termini di cifre e durata del nuovo accordo, per Ismael Benna cer, su cui si discute anche per abolire la clausola rescissoria di 50 milioni, e Rafael Leao. Più delicata, invece, la situazione relativa ad Alessio Romagnoli, che potrebbe partire a parametro zero a giugno. Il centrale difensivo pare aver dato priorità al suo attua le club, ma per restare dovrà accettare una riduzione dello stipendio, dai 5,5 milioni annui a massimo 3,5.

 

 

 

Sempre più lontano dal Milan, invece, Franck Kessié, che per rinnovare chiede oltre 8 milioni all'anno, mentre l'offerta del Diavolo non supera i 6,5 mi lioni stagionali. Un film già vi sto nella primavera scorsa, con gli addii di Gianluigi Donnarumma, finito al Paris Saint-Germain, e Hakan Calhanoglu, andato all'Inter. In quell'occasione la dirigenza del Diavolo dimostrò fermezza, senza cedere alle eccessive richieste dei giocatori. E infatti, Maldini e soci sono già al lavoro per individuare i possibili sostituti, come il centrocampista 24enne del Lille Renato Sanches. Il portoghese costa 35 milioni, ma il Milan può contare sugli ottimi rapporti con il club francese. Più difficile, invece, l'arrivo del 23enne Romain Faivre del Brest, molto vicino in estate, ma non più nei piani del Milan. In ogni caso, a gennaio non dovrebbe arrivare nessuno, la rosa è già competitiva così.

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