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Novak Djokovic manda in tilt i no-green pass: "Vergognoso e inaccettabile", uno strano caso a Roma

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Novak Djokovic è disposto a rinunciare agli Slam pur di non vaccinarsi: ha fatto rumore la sua intervista rilasciata pochi giorni fa alla Bbc. "Non sono mai stato contrario alle vaccinazioni, ma ho sempre sostenuto la libertà di scegliere cosa mettere nel proprio corpo. I principi del processo decisionale sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo. Sacrificare la partecipazione ai tornei piuttosto che vaccinarsi? Sì, è il prezzo che sono disposto a pagare", ha dichiarato il n.1 del tennis mondiale. Intervista che ha scatenato anche le ire dei no-vax che avevano apprezzato la resistenza del tennista al non volersi vaccinare.

 

 

In attesa di scoprire come evolverà la situazione, soprattutto riguardo gli Slam, arriva l'apertura della sottosegretaria con delega allo sport Valentina Vezzali, che intervistata da 'Libero' entra nel dettaglio degli Internazionali di Roma (in programma dal 2 al 15 maggio): "Il tennis è uno sport all'aperto e da noi non è previsto il green pass rafforzato. Quindi, se Djokovic vorrà venire a giocare in Italia, potrà farlo. Magari non utilizzando alberghi e ristoranti, ma avrà la possibilità di giocare gli Internazionali di Roma".

 

 

Il Masters 1000 del Foro Italico è in programma dal 2 al 15 maggio e in Italia lo stato di emergenza è previsto che termini il 31 marzo. I requisiti richiesti per partecipare al torneo, da qui a maggio, potrebbero dunque cambiare. Molto dipenderà dall'andamento dei contagi che negli ultimi anni è sempre migliorato con la bella stagione. 

 

Guarda l'intervista alla Vezzali di Libero

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