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Gigio Donnarumma, dopo il Bernabeu "rischia la carriera". L'indiscrezione: rovinato da Mino Raiola

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Aldo Grasso affronta il caso Gigio Donnarumma: "Sta passando il periodo peggiore della sua carriera, dopo aver commesso una leggerezza imperdonabile che ha portato al pareggio madridista. Lo descrivono triste e solitario, si parla di una quasi rissa negli spogliatoi con Neymar. Si diceva soffrisse dei classici problemi di ambientamento, ma l'ultima papera, commessa al Santiago Bernabeu nel ritorno degli ottavi di Champions, gli ha fatto piovere addosso tante critiche", analizza nella sua consueta rubrica quotidiana sul Corriere del Sera.

 

Grasso ricorda che il quotidiano sportivo francese L'Équipe gli ha dato due in pagella: "Nella serata in cui è stato ufficialmente incoronato come numero uno del Psg ai danni di Keylor Navas, Gigio Donnarumma è stato il becchino del Psg", ha scritto l'autorevole giornale. Grasso mette sotto accusa il procuratore del portiere del Psg: "L'errore irreparabile di Donnarumma si chiama Mino Raiola, il diavolo in persona. Ma quando il giocatore ha accettato le lusinghe del super procuratore certamente sapeva cosa stava facendo: ora, raiolescamente, mette a rischio la sua carriera per arroganza, superbia e avidità", precisa Grasso.

 

 

Infine Grasso recensisce il documentario Keylor Navas, il portiere dell'anima, il film della regista Dinga Haines sulla vita del portiere del Paris Saint Germain (in ballottaggio proprio con Donnarruma), in onda stasera sabato 12 marzo su Tv2000. "Navas viene dipinto come un angelo: da povero ragazzino costaricano ha realizzato un sogno che sembrava impossibile. Ha sempre considerato il calcio una benedizione di Dio, ma non la cosa più importante della sua vita. Quando si inginocchia prima e dopo la partita, non chiede a Dio di non prendere gol, ma gli offre il suo lavoro e la partita", spiega Grasso.

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