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Jannik Sinner si ritira e fugge, è il caos: "Pazzesco, senza rispetto". Travolto per la prima volta

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Forse è il primo, vero passo falso di Jannik Sinner. Il 20enne altoatesino si ritira ai quarti del Miami Open, in Florida. Era sotto 4-1 contro lo sfavorito argentino Francisco Cerundolo, ma a piegare il tennista azzurro è stato il fisico, ancora una volta, proprio come qualche settimana fa a Indian Wells. Questa volta sarebbero state delle fastidiose e dolorose vesciche ai  piedi a mandare ko il talento della Valpusteria, partito bene ma poi letteralmente crollato nel giro di pochi game, con 9 punti di fila concessi all'incredulo avversario. Su Twitter, però, in tanti addetti ai lavori criticano l'atteggiamento di Jannik. 

"Che delusione - scrive Antonello Valentini, storico volto Rai -. E non per il ritiro che non avrà fatto piacere nemmeno a lui. Per il comportamento: bisogna avere rispetto del pubblico. E più sei campione e più rispetto ci vuole. Doveroso fermarsi a spiegare. Si riguardasse come si sta in campo, FedererNadal. Crescerà, spero". Parole durissime che fanno riferimento alla "fuga" di Sinner, che senza dire nulla alla fine del quinto game ha stretto la mano a Cerundolo, ha salutato il giudice di sedia ed è filato velocissimo negli spogliatoi, letteralmente sparendo. 

"Piccolo e modesto consiglio a Sinner - rincara Angelo Mangiante di Sky -: se ti ritiri e scappi dal campo dopo 5 games, la buona norma rimane salutare il pubblico che ha pagato, spiegando anche i motivi. Altrimenti sono fischi e tanta delusione, per tutti. Capisco la rabbia, ma è il rispetto per gli spettatori". Gli fa eco il collega di rete Stefano Melòccaro: "Trovo pazzesco che, quando un giocatore si ritira, possa andarsene di punto in bianco senza dire nemmeno una parola al pubblico che - magari - era lì per lui. Avendo, peraltro, pagato somma spesso ingente".

Fuori dal coro Fabrizio Biasin di Libero: "Sinner si è ritirato dopo 5 game. Stava male. Vesciche, pare. Ha stretto la mano al suo avversario. Si è preso i fischi. È uscito. Commenti qua e là: 'Doveva spiegare'. 'Non si fa'. 'Deve imparare'. Tutti a spiegargli 'come si fa' prima ancora di chiederci 'come sta'. Bah".

 

 

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