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Juventus, "Se lo stanno chiedendo...". Spunta il clamoroso nome per sostituire Allegri, la voce indiscreta

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Ex giocatore, nello staff di Andrea Pirlo anno scorso e ora al Verona. Ma se fosse stato Igor Tudor l’allenatore giusto per questa Juve? Il Fatto Quotidiano si è posto sulle proprie pagine questa domanda. La Juve quest’anno chiuderà la stagione senza titoli da 10 anni a questa parte, e in casa di Madama aleggia un clima di depressione nell’anno del ritorno di Massimiliano Allegri. Da giocatore Tudor, invece, arrivava via Spalato a Torino nell’estate 1998, e in bianconero visse sette stagioni, con due scudetti e due Supercoppe, prima che un grave infortunio lo costringesse a smettere a soli 28 anni. 

 

 

 

 

Tudor e la scelta ingiusta subita nello staff di Pirlo - Come già detto, nello staff di Pirlo, che anno scorso vinse Coppa Italia e Supercoppa Italiana, c’era pure Tudor: "A volermi alla Juventus fu proprio Andrea - raccontò Tudor a Sportske Novosti all'indomani del licenziamento di Pirlo e dell'intero staff avvenuto il 28 maggio 2021 — C'era una lista con cinque nomi e Paratici lasciò che a decidere fosse il tecnico. Lui scelse me. Ma siccome era molto amico di Baronio, prese anche lui e un altro assistente, un analista, mettendoci tutti sullo stesso piano”. E quella “fu una cosa ingiusta perché io sono un allenatore. Un allenatore vero. Accettai solo perché si trattava della Juventus. Alla fine siamo riusciti a qualificarci per la Champions, abbiamo vinto la Coppa Italia eppure ci hanno cacciato. Non lo trovo giusto”.

 

 

 

 

Nuova ripartenza felice da Verona - Una cosa ora è certa: “Non sarò mai più l'assistente di nessuno”, aveva sottolineato l’allenatore allo Sportske Novosti. Tanto che alla fine, dopo il ritorno alla Vecchia Signora (seppur con altre vesti), ha scelto di ripartire da allenatore del Verona, sostituendo in corsa Eusebio Di Francesco a inizio stagione, che dopo tre giornate era rimasto a zero perdendo con Sassuolo, Inter e Bologna. E così, mentre la Juve riabbracciava Max Allegri stendendogli tappeti rossi e ingrossando il suo conto in banca (nove milioni d'ingaggio netti per quattro stagioni, per un investimento da 72 milioni lordi), lui si era seduto sulla riva del fiume in attesa di una chiamata, che via Veneto è arrivata il 14 settembre.

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