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Red Bull, "quando l'auto è in uso": stanno "taroccando" il mondiale? Perché dilaga il sospetto

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Dopo Barcellona sono iniziate a girare le voci di un possibile caso Fuelgate messo in atto dalla Red Bull, che al Montmeló ha fatto uscire le vetture di Perez e Verstappen solo pochi secondi prima della scadenza (le 14.30) per sistemarsi in pit-lane, con il via di gara fissato alle 15. Si pensa che tutto ciò possa essere legato al caso della temperatura della benzina, con la possibilità che il team anglo-austriaco abbia fatto uscire tardi le RB18 per raffreddare ancora di più il carburante. Secondo il regolamento della Federazione, la temperatura minima non deve essere inferiore ai 10 gradi rispetto a quella ambiente due ore prima della partenza. Dunque a Barcellona, se alle 13 di domenica erano 35 gradi, la temperatura della benzina non poteva essere inferiore ai 25 gradi.

 

 

Binotto: “Mi fido della Fia, ma andrebbe chiesto a loro”
Il cavillo nel regolamento Fia è relativo alla frase “quando l’auto è in uso”, in merito alla misurazione della temperatura della benzina. Secondo Aston Martin è quando la vettura esce dal box, secondo Ferrari è non appena si accende il motore all’interno del garage. Binotto, intanto, ha cercato di abbassare la tensione fidandosi della Fia: “Posso immaginare che le operazioni eseguite dalla Red Bull fossero legate alla temperatura della benzina nel serbatoio, non penso che una fiamma per provare a scaldare il serbatoio sarebbe sufficiente, perché la benzina dovrebbe sempre essere non più bassa di 10°C rispetto all’ambiente — ha commentato dopo la gara — Posso solo fidarmi della Federazione, perché è difficile dare una spiegazione a quanto visto, dal momento che, come ho detto, il carburante dovrebbe sempre essere oltre quella soglia minima. Sono abbastanza sicuro che la Fia sia soddisfatta e abbia controllato. Forse andrebbe chiesto direttamente a loro”.

 

 

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