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Milan, "chi porta in tribunale Elliott": cessione a rischio? Cosa non torna

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Fino a stamattina, sabato 11 giugno, Salvatore Cerchione era un membro del consiglio di amministrazione del Milan. Proprietario del 4,27% di Project Redblack - società che controlla il club attraverso Rossoneri Sport Investment - Cerchione ha deciso di rivolgersi al tribunale perché convinto che la vendita a RedBird non doveva essere consentita senza l’assenso unanime di Project Redblack: assenso che non sarebbe stato chiesto da Elliott.

 

 

E così dopo soltanto dieci giorni dall’annuncio la cessione del Milan finisce in tribunale. A riportarlo è la Gazzetta dello Sport, che dà conto delle dimissioni di Cerchione dal cda del club rossonero, in “frattura totale” con Elliott: la causa è stata presentata in Lussemburgo, ma non è escluso che possa aprirsi un secondo fronte in Italia. Il rischio è che a causa di questo contenzioso la cessione del Milan potrebbe essere bloccata. Intanto Cerchione ha parlato di “opacità del processo di cessione” al Financial Times. “Siamo confusi - ha aggiunto - sui reali motivi dietro la cessione del club, specialmente con un futuro così luminoso all’orizzonte”.

 

 

Insomma, qualcosa potrebbe non tornare sui rapporti tra Elliott e RedBird, che si sono accordati valutando il Milan 1,2 miliardi di euro: la metà sarà però prestata proprio da Elliott, che resterà nel club come socio di minoranza, con alcuni rappresentanti nel cda. Quest’ultimo ha quindi appena perso un componente con le dimissioni di Cerchione: ciò però non dovrebbe comportare intoppi per quanto riguarda l’operatività del club.

 

 

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