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Jannik Sinner, la soffiata: "All'inizio del match...", perché è crollato contro Djokovic

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Se è uno dei migliori tennisti della storia un motivo ci deve essere. Novak Djokovic lo ha dimostrato contro Jannik Sinner, che ha disputato un Wimbledon clamoroso: non aveva mai vinto sull’erba, lo ha fatto per quattro partite e mezza, sfiorando la semifinale e soprattutto una vittoria che sarebbe finita dritta nei libri di storia, dopo quella con l’altro baby fenomeno Carlos Alcazar.

 

 

L’altoatesino ha fatto qualcosa di magnifico contro Djokovic, sei volte vincitore a Wimbledon: dopo aver rischiato di perdere male il primo set, Sinner si è reso protagonista di una rimonta pazzesca, imponendo intensità e qualità al campione serbo, apparso a tratti addirittura spaesato. Jannik si è portato avanti due set a zero, poi però c’è stato il toilette break di Nole, che davanti allo specchio ha rimesso ordine nella mente e nel suo tennis, tornando in campo trasformato: da terzo set in poi, Djokovic ha giocato sempre meglio, con Sinner che non è riuscito più a opporre resistenza.

 

 

“All’inizio del match lui non aveva niente da perdere, ma aveva tutto da perdere quando era avanti due set a zero. E io l’ho sentito”, è stata la lettura di Djokovic, che ha dato vita a una rimonta esaltante, che gli spiana la strada verso la finale di Wimbledon. "Dall’inizio del terzo - ha spiegato Nole - ho giocato tre set davvero molto solidi, da tennis di altissima qualità; fin da lì, quando ho trovato presto il break, ho sentito di aver trovato il mio ritmo e il mio tempo sui colpi. Sono state due diverse partite e mi sono sentito completamente diverso dall’inizio del terzo”.

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