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Mary Sophie Harvey, "non ricordo nulla": choc per la nuotatrice, massacrata dal branco

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"Quando mi sono svegliata, avevo dozzine di lividi sul corpo. Non mi sono mai vergognata così tanto": Mary-Sophie Harvey, 22 anni, nuotatrice della Nazionale canadese e campionessa ai recenti Mondiali di Budapest, ha raccontato di essere stata drogata. Il fatto, come spiegato da lei stessa sui social, sarebbe avvenuto durante la festa organizzata dopo il trionfo in gara. Nel frattempo, come riporta il Giornale, sulla vicenda starebbe indagando anche la Fina, Federazione internazionale di nuoto.

 

 

 

La giovane ha spiegato che non riesce a ricordare nulla di quei momenti. Sa solo di essersi ritrovata, al risveglio, con una costola incrinata e una commozione cerebrale. Per non parlare dei lividi sul corpo. L'atleta ha rivelato di aver provato vergogna. In ogni caso, non ha mai chiarito se ci sia stato un tentativo di violenza oppure no. La Harvey, però, ha provato subito a reagire: "Non lascerò che tutto ciò mi abbatta". Poi ha aggiunto: "Sono andata in ospedale, dove ho incontrato medici e psicologi. Mi hanno fatto dei test e trattato nel miglior modo possibile".

 

 

 

Nel post pubblicato su Instagram, la campionessa ha riportato anche le parole dei medici che l'hanno visitata: "Mi hanno detto che succede più spesso di quanto pensiamo e che in un certo senso sono stata fortunata a uscirne con un'incrinatura a una costola e una piccola commozione cerebrale". Poi un appello: "A chiunque legga questo, si prega di fare attenzione. Pensavo di essere al sicuro, pensavo che non mi sarebbe mai successo nulla del genere, soprattutto mentre ero circondata da amici. Invece è successo".

 

 

 

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