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Gigio Donnarumma, Mancini lo infilza: "Che cosa gli dirò". Ora basta...

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Trentanove anni fa battevamo la Germania dell’Ovest in Spagna e diventavamo Campioni del Mondo per la terza volta nella nostra gloriosa storia. Oggi, distanti oramai diverso tempo da quel meraviglioso 1982, la Nazionale di Roberto Mancini si trova per la seconda volta di fila fuori dai Mondiali, dopo l’esclusione nel 2018 ai playoff contro la Svezia. Playoff ancora fatali: chi ci ha eliminato però è la Macedonia del Nord, e non la Nazionale scandinava. In porta non c’è più Gigi Buffon, ma Gigio Donnarumma, che lo stesso Mancini ha invitato a migliorare coi piedi: “Quando sei così giovane può essere normale sentirsi un po' più affaticato mentalmente e il giocare e non giocare di sicuro non lo ha aiutato — dice Mancini in un’intervista a La Gazzetta dello Sport —. Non gli dirò mai di giocare di meno coi piedi, ma gli dirò: Stai un po’ più attento". 

 

Mancini: “Con l’Europeo un miracolo lo abbiamo fatto”  
E ancora: “Ci sono volte che (per Donnarumma, ndr) non si può: tanto più contro squadre forti come la Germania, in una squadra con compagni così giovani, che non hanno praticamente mai giocato insieme”. Nonostante la delusione per il mancato ingresso al Mondiale in Qatar, resta la gioia dell’Europeo arrivato la scorsa estate, interrompendo una striscia all’asciutto che durava da 41 anni: “Un miracolo lo abbiamo fatto di sicuro, ma non solo in quell'Europeo: in tre anni e mezzo giocati alla grande — dice ancora Mancini —. Capita che si vinca un grande torneo perché in quel mese va tutto bene: non è stato il nostro caso. Dietro c'era un percorso preciso: tante partite importanti, non solo sette”.

 

Mancini: “Zaniolo? Non disperda la qualità che ha”
Nel finale della sua intervista, Mancini ha ammonito anche il talento Nicolò Zaniolo: “Deve capire la fortuna che l'ha accompagnato: in un lampo ha avuto Nazionale e Roma, non può perdere ancora tempo e occasioni. Disperdere le qualità che ha". La mazzata dei Mondiali da vedere in TV, infine, non toglie a Mancini il suo abituale ottimismo, è convinto che la sua Italia prima o poi tornerà sul tetto del mondo: "Da quando sono Ct ho sempre avuto un obiettivo: vincere Europeo e Mondiale. Un anno fa, con la coppa in mano, mi ero detto: ‘Ne vinciamo uno dietro l'altro'. Pensavo a questo Mondiale, evidentemente non era questo. Ma continuo a pensare che ne vinceremo uno, sì".

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