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Leclerc: "Non cerco scuse, ammetto i miei errori". La fucilata a... un legittimo sospetto

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La Ferrari si lecca le ferite e si interroga. Già, una macchina da mondiale, un inizio di stagione carico di speranze e ora lo spettro di un flop clamoroso per le proporzioni. Charles Leclerc staccato di 80 punti da Max Verstappen in classifica generale e distanze siderali nel costruttori: insomma, entrambe le corone iridate sono ragionevolmente già sparite.

 

Ultimo capitolo del roboante disastro il gp di Ungheria, caratterizzato da errori strategici sorprendenti per l'enormità delle proporzioni. A pagare dazio, più di tutti, proprio Leclerc: era primo con ottime chance di vittoria, è finito sesto e col morale sotto ai tacchi. Nel dopo gara, Mattia Binotto ha dato la colpa alla macchina, affermando che non andava, salvo poi concedere qualcosa sugli errori strategici dopo lunghe e insistenti polemiche della stampa. Insomma, una qual certa ritrosia ad ammettere l'errore.

 

E ora, a qualche giorno dalla gara, smaltita almeno in parte la rabbia, ecco che a parlare è Leclerc: "Ora sembra tutto più difficile", se non impossibile, ammette. Quindi, in una esclusiva della Bbc, spiega di "non cercare delle scuse: riconosco gli errori, e da lì imparo". Parole che potrebbero essere anche lette come una stoccata a Binotto e alle sue difficoltà ad ammeterli, gli errori. "Fanno parte del percorso, dobbiamo analizzarli e migliorare", aggiunge Leclerc, alla ricerca di motivazioni che, ora, oggettivamente è difficile trovare. "Nella seconda parte di stagione spingerò al massimo, perché anche se finora non siamo riusciti a massimizzare tutto il potenziale, è stato fantastico vedere che finalmente siamo tornati a lottare per la vittoria", conclude.

 

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