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Allegri in confusione totale: cosa gli scappa di bocca, si smentisce da solo

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"Al momento è inutile parlare e dare spiegazioni, abbiamo pagato anche sul piano fisico. Devi solo stare zitto e lavorare”. È un periodo difficilissimo per Massimiliano Allegri e la sua Juve, crollati ancora una volta nel Gruppo H di Champions: dopo il Psg, tocca ora al Benfica, la diretta concorrente per il secondo posto nel girone che significherebbe passaggio del turno agli ottavi. Le difficoltà realizzative e di risultati in campionato, un avvio da incubo in Champions. Il tecnico ci mette comunque la faccia: “Sono momenti che accadono nel calcio, ma dobbiamo affrontarli tutti insieme e pensare alla prossima partita, tosta, domenica a Monza”.

 

 

Allegri: “Il rigore del Benfica ci ha tagliato le gambe”
Per Allegri diventa dura portare avanti il proprio credo osannato da tempo, e così arriva anche il momento di sconfessare se stesso: "Il calcio è difficile da spiegare". Una frase che cozza con la proverbiale filosofia del tecnico, che continua amaramente nel post gara contro il Benfica: "Abbiamo fatto 20 minuti bene, poi siamo arretrati — ha detto l’ex allenatore del Milan — Nei momenti di difficoltà non abbiamo difeso bene e il rigore ci ha tagliato le gambe. Questi momenti fanno parte del calcio. Ora bisogna tacere e lavorare, passetto dopo passetto”.

 

 

Allegri sicuro: “Io a rischio esonero? Non mi ci sento”
Allegri poi risponde anche alla domanda più inevitabile, se sente scricchiolare la sua panchina dato un avvio non all’altezza: "Se mi sento a rischio esonero? Assolutamente no, io non mi sento a rischio — ha concluso — Avremmo potuto fare 3-1 oggi, ci sono state delle buone giocate in avanti ma è andata male. È normale che ci siano aspettative più alte verso di noi, ma ancora una volta ci sono mancati anche dei i giocatori e in alcuni casi servono tutti".

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