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Gigio Donnarumma ricoperto di fischi e insulti? La sua pazzesca reazione

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Cinque parate in cinque minuti: Gigio Donnarumma si è ripreso l’Italia. A San Siro, dopo essere stato bersagliato fa fischi, cori e insulti per tutta la partita. Una reazione clamorosa. Era reduce da una stagione passata piena di problemi: l’errore in Champions contro il Real, un ballottaggio con Keylor Navas mai digerito sotto a Mauricio Pochettino allenatore, e quell’errore in Nations League contro la Germania nel secondo gol di Timo Werner. Allora finì 5-2 per i tedeschi di Flick, e Gigio finì di nuovo nel mirino della critica. Non solo quella storica dei suoi ex tifosi del Milan, che non hanno mai perdonato il suo passaggio dal Diavolo al Psg due estati fa, ma anche degli amanti del calcio in generale, che non hanno gradito quelle dichiarazioni al vetriolo contro la giornalista Rai, Tiziana Alla: “L’errore in Germania la stessa papera di Madrid? E cosa avrei sbagliato là?”. 

 

Donnarumma, prestazioni in crescita
Dopo l’estate, il campano si è rimboccato le maniche. Tornato a Parigi con la voglia di far bene, di tornare quello di Euro2020 quando venne eletto “Miglior giocatore del torneo” e parò il rigore decisivo a Saka. Il ballottaggio che non c’è più da questa stagione con Keylor Navas, gli è servito per risentirsi importante. Merito anche del nuovo allenatore dei parigini, dunque, l’ex Nizza Christophe Galtier. Al di là dell’uscita a vuoto contro la Juve in Champions, Donnarumma è tornato importante. 

 

Il c.t. Rossi su Donnarumma: “Il miglior portiere al mondo”
Lo abbiamo visto anche lunedì in Ungheria: le sue respinte hanno impedito alla Nazionale del c.t. Marco Rossi di rimettere in piedi una partita dominata per 70’. E proprio l’allenatore italiano, a fine gara, ha speso parole al miele per lui, dicendo chiaramente: “È il miglior portiere del mondo”. L’Italia di Gigio vola alle finali di Nation League a giugno, e se la vedrà per il trofeo contro Olanda, Croazia e una tra Spagna e Portogallo. Una minima consolazione allo scotto della mancata qualificazione ai Mondiali di novembre. Il campano intanto lavora per diventare il più grande di tutti, e si è rimesso sui binari giusti.

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