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Juventus e Agnelli, Deniz Akalin: "Errori di altri", siluro su John Elkann

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"C'è un solo presidente". Deniz Akalin, compagna di Andrea Agnelli, interviene a gamba tesa con un messaggio via Instagram a poche ore dal terremoto che ha travolto i vertici della Juventus. Agnelli, il suo vice Pavel Nedved e tutto il Consiglio d'amministrazione bianconero si sono dimessi, sull'onda delle possibili ripercussioni penali e sportive dell'inchiesta torinese Prisma, sulle presunte irregolarità di bilancio relative agli stipendi ai calciatori. Che i vertici juventini fossero sulla graticola era cosa nota da settimane (addirittura si vociferava di un rischio-arresto per Agnelli), ma la modalità e i tempi sono stati una sorpresa, così come le parole del presidente che ha parlato, senza mezzi termini, di "mancanza di compattezza" nel club. Una accusa più o meno diretta al cugino e proprietario John Elkann, ribadita velatamente anche dalla Akalin.

"Oggi non solo sono al tuo fianco, ma sono orgogliosa e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto in questi anni per la Juventus, per la tua famiglia, per noi - scrive sui social la signora -. C'è un solo Presidente, e per me lo sarai per sempre tu". "Da dove cominciare... Dopo 12 anni di lavoro giorno e notte, chiudi il capitolo della tua vita da presidente della Juventus. Solo io e te conosciamo tutti i sacrifici che hai fatto, tutti gli sforzi che hai fatto". Ricordando tutti i successi della presidenza Agnelli, la Akalin scrive ancora: "Nessuno potrà portarteli via e dubito che qualcuno sarà mai in grado di avvicinarsi a vincere 29 trofei. Mi chiedi sempre cosa amo di più di te e io rispondo sempre per come lavori: non ti fermi, sei coerente e insistente. Perseverante, determinato. La responsabilità è nel tuo sangue: mai una volta sei scappato, anche quando significava prendersi la colpa per gli altri o errori che non erano i tuoi. Metti sempre la faccia nelle sconfitte, nei momenti difficili, nelle decisioni difficili. Vorrei poter avere la metà del coraggio, dell'integrità e della moralità che hai tu. Non vedo l'ora di vedere cosa ci riserva il futuro". 

Uno scenario di grande attrito confermato anche dal predecessore di Agnelli, Giovanni Cobolli Gigli. Che alla Gazzetta dello Sport parla di "dimissioni spintanee" e non "spontanee". Andrea, insomma, sarebbe stato dimissionato. Si tratta, in ogni caso, di "un grandissimo colpo di scena - spiega Cobolli Gigli all'agenzia Adnkronos -: due mesi fa Elkann aveva dichiarato di essere solidale col cugino, ora c'è un cambiamento di scenario notevole. Evidentemente ci saranno delle ragioni, compreso le inchieste della magistratura, ma la cosa talmente fresca che fare dichiarazioni diventa complicato". Il nuovo presidente nominato da Elkann è Gianluca Ferrero: "Lo conosco benissimo, già ai miei tempi era nel cda. A questo punto bisognerebbe ritenere che sia una decisione presa da Elkann per modificare la gestione di Andrea Agnelli. Ieri sera credevo che fosse una mossa di famiglia compatta per le indagini della magistratura, e invece probabilmente non è così. Appare un cambiamento nel contesto di continuità di proprietà". 

 

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