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Juventus, l'ombra di penalizzazioni e retrocessione: ecco cosa rischia ora

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Cosa rischia la Juventus ora a livello sportivo? Passato lo choc per le dimissioni del presidente Andrea Agnelli, del suo vice Pavel Nedved e di tutto il Consiglio di amministrazione bianconero, il primo pensiero dei milioni di tifosi juventini è corso non tanto al nuovo assetto societario e a i nomi scelti dal proprietario, John Elkann, quanto alle possibili ripercussioni sportive legate alla inchiesta Prisma che ha portato, di fatto, alla decapitazione dei vertici della Signora. 

Premessa d'obbligo: la Procura Federale deve ancora decidere se, carte alla mano, ci siano o meno gli estremi per la riapertura dell'indagine. A preoccupare il mondo-Juve è il filone degli stipendi, assai più compromettente e impattante di quello, assai aleatorio, delle plusvalenze. (inchiesta, quest'ultima, già conclusa con un nulla di fatto). Il filone plusvalenze potrebbe riaprirsi solo in caso di intercettazioni  emerse dagli atti della Procura di Torino. Quello degli stipendi sospesi per Covid e "restituiti" ad alcuni giocatori e la carta privata sottoscritta con Cristiano Ronaldo potrebbe invece portare a un nuovo fascicolo. 

 



Se "la falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero qualsiasi altra attività illecita o elusiva - scrive la Gazzetta dello Sport - ha consentito di ottenere l'iscrizione al campionato", altrimenti impossibile, allora "la sanzione sarà molto pesante": al Comma 2 si parla di "penalizzazione di uno o più punti in classifica" fino al caso di maggior gravità, con la "retrocessione all'ultimo posto in classifica del campionato di competenza e dunque il passaggio alla categoria inferiore", fino addirittura alla esclusione dal campionato e l'assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore. Se le manovre sui conti non fossero valutate in maniera così grave, si parla invece di "multa salata e all'inibizione dei dirigenti coinvolti, dunque senza punti di penalizzazione". Anche i giocatori coinvolti nell'affaire stipendi rischiano una "squalifica di durata non inferiore a un mese".

 

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