Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Roberto Mancini ha dedicato un pensiero anche a chi non c’è più. Guardando indietro all’anno che si è appena concluso, il ct della Nazionale italiana ripensa sicuramente alla partita persa contro la Macedonia che ci ha privato dei mondiali in Qatar, ma anche e soprattutto a Sinisa Mihajlovic, suo ex compagno ai tempi della Sampdoria, e Gianluca Vialli.
Gianluca Vialli, condizioni stabili: come sta il campione
Gianluca Vialli sta giocando la sua partita più importante: quella contro un tumore al pancreas che lo tormenta o...“Se n’è andato un 2022 triste, per me molto triste - ha ammesso Mancini - la morte di Sinisa, la malattia di Gianluca. Queste sono le cose che pesano sul cuore: quelle per le quali non puoi fare nulla. Dopo una delusione sportiva, invece, si può sempre rimediare”. Impossibile non condividere queste parole del ct: alla fine il calcio è un gioco, ma la partita che sta disputando Vialli in queste settimane vale la vita vera. A proposito della mancata qualificazione al Mondiale, Mancini è ancora amareggiato per quello che avrebbe potuto fare la sua Nazionale se fosse andata in Qatar.
Gianluca Vialli, "ti stringo la mano": la dedica più commovente
Tutto il mondo del calcio, non solo quello italiano, si sta stringendo da giorni intorno a Gianluca Vialli, che sta comb...“Ho sempre detto che puntavamo a vincere - ha ricordato - e oggi dico che ce la potevamo giocare. Anche per provare a vincerlo, sì. Quando siamo in partita possiamo far male a chiunque. Ci sono squadre fortissime che da anni non riescono a vincere: Germania, Belgio, Inghilterra. La Spagna? È anche sfortunata, e come gioco è fra le migliori”.