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Juventus "pronta a patteggiare", campionato già finito?

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Paolo Ziliani è uno dei pochi giornalisti che si “permette” di criticare la Juventus per tutto il marcio che sta venendo fuori, e lo fa non per partito preso, ma carte alla mano. La cosa incredibile è che a leggere i quotidiani sportivi in casa bianconera va tutto a meraviglia, con grande attenzione dedicata alla striscia di sette vittorie consecutive (un po’ meritata e un po’ casuale, con i risultati che hanno premiato anche prestazioni non di livello) piuttosto che alle pesantissime indagini in corso. 

 

 

Quasi nessuno dice che la squadra di Allegri in realtà è probabile che stia giocando per nulla, perché la sua classifica verrà decretata dalle vicende extra-campo su cui si sta facendo luce. In questo senso a Ziliani non è sfuggito un passaggio molto importante di un pezzo de La Stampa, giornale della famiglia Agnelli, che annuncia la scelta di una “strategia non per forza difensiva su plusvalenze e falsi in bilancio” nei processi a venire. Tradotto: la Juve starebbe valutando anche il patteggiamento di pena, dato che su certe questioni sembra avere ben poco da difendere. 

 

 

Pensiamo alla vicenda della manovra stipendi, ma anche alla “partnership” (così l’ha definita la procura di Torino) creata dalla Juve con altri club di Serie A. “La partita giudiziaria - si legge su La Stampa - si presenta difficile e non priva di insidie e immaginiamo che riaprire i sepolcri non sia proprio la prima mission del nuovo CdA. Lo show di Moggi è stato tanto inedito quanto imprevisto, ma resta la sensazione che la nuova Juventus ne avrebbe fatto volentieri a meno, impegnata come è a preparare una strategia non per forza difensiva su plusvalenze e falsi in bilancio. Agitare le acque e ridare vita ai fantasmi non pare essere in agenda”. 

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