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Supercoppa, l'Inter concede il bis: Milan travolto 3-0 a Riyad

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L'Inter si conferma padrona della Supercoppa italiana. Al King Fahd Stadium di Riyad, in Arabia Saudita, i nerazzurri vincono nettamente il Derby contro il Milan e difendono così il trofeo conquistato lo scorso anno contro la Juve. Di Dimarco, Dzeko e Lautaro le reti con cui l'Inter si impone per 3-0 contro i cugini rossoneri, vincitori dell'unico precedente nel 2011. Per la Beneamata è la Settima supercoppa italiana nella sua storia (proprio come i cugini), la quarta personale per Simone Inzaghi da allenatore che eguaglia così il primato di Marcello Lippi e Fabio Capelli. Partita senza storia, dominata dai nerazzurri micidiali ad approfittare delle numerose defaillance della difesa avversaria. Al Milan non è bastato mantenere un sostanziale controllo del gioco, gli attaccanti a partire da Leao e Giroud non sono quasi mai riusciti ad impensierire Onana. Una vittoria che può dare una scossa importante alla stagione dell'Inter, anche in chiave campionato. Prosegue, invece, il momento negativo del Milan che nel 2023 ha vinto una sola partita contro la Salernitana. L'impressione è che qualcosa si sia rotto nel giocattolo di Pioli.

 

 

 

Quasi 60mila gli spettatori presenti sugli spalti, di cui circa 400 italiani. Fra i rossoneri, Pioli schiera Kjaer al centro della difesa al fianco di Tomori e a centrocampo il rientrante Tonali in coppia con Bennacer. Sulla trequarti Messias vince il ballottaggio con Saelemaekers al fianco di Diaz e Leao alle spalle di Giroud. In panchina si rivede Rebic. Indisponibili Maignan, Florenzi e Ibrahimovic. Nelle file nerazzurre, invece, Inzaghi conferma Acerbi al centro della difesa al posto di De Vrij e Darmian sulla destra per Dumfries. In mezzo torna titolare Barella al fianco di Çalhanoglu e Mkhitaryan. In attacco la coppia Dzeko-Lautaro Martinez con Lukaku e Brozovic che si rivedono in panchina. Esordio per il nuovo sistema tecnologico del Fuorigioco Semiautomatico già visto ai Mondiali.

Milan più aggressivo in avvio di gara, l'Inter si compatta bene dietro per poi ripartire appena riconquista il pallone. Così alla prima occasione i nerazzurri passano in vantaggio al 10' con Dimarco, che batte di sinistro Tatarusanu su assist di Barella servito da Dzeko alle spalle dei difensori rossoneri. Rete convalidata dopo un rapido check con il Var. Colpito a freddo, il Milan prova subito a reagire con un tirocross insidioso di Messias sventato dalla difesa nerazzurra. Poi è Leao ad avere una buona chance di pareggiare, ma il suo destro a giro da posizione defilata viene respinto da Onana. I rossoneri, però, in difesa fanno acqua da tutte le parti e così alla seconda occasione arriva anche il raddoppio dell'Inter firmato al 21' da Dzeko. Servito da Bastoni direttamente su punizione dalla propria metà campo, il bosniaco prima si libera di Tonali in dribbling e poi fredda Tatarusanu con un micidiale rasoterra sul palo lontano. Il Milan sbanda paurosamente e prima della mezzora rischia di capitolare ancora, con Tatarusanu che si salva prima su Dzeko e poi su Dimarco. Nel finale di tempo si riaffacciano in avanti i campioni d'Italia, con due tentativi velleitari di Tonali e Leao.

 

 

 

Nella ripresa, il Milan riparte con veemenza per tentare di riaprire la partita. I rossoneri ci provano da fuori prima con Theo Hernandez, poi con Bennacer e ancora con Leao ma la mira dei tre è sempre sbagliata. La replica interista con Lautaro, che servito in area da Darmian viene fermato da Kjaer al momento di concludere a rete. Insiste il Milan, prima Bennacer impegna Onana dalla distanza poi Leao prova a servire Giroud in area ma Bastoni sventa. La squadra di Pioli prova a premere sull'acceleratore, l'Inter resta più bassa ma sempre pronta a ripartire in contropiede. Il tecnico rossonero dopo un'ora manda in campo De Ketelaere e Origi in avanti al posto di Diaz e Messias, in difesa dentro Kalulu per Kjaer. Un cambio anche nell'Inter, fuori l'esausto Dimarco e dentro Gosens. Il forcing rossonero si fa sempre più incessante, con Leao che prova a caricarsi la squadra sulle spalle. Inzaghi replica inserendo Gagliardini per Barella (crampi per lui) e Correa per Dzeko. E' il preludio al gol che chiude definitivamente la contesa, firmato al 77' da Lautaro bravo a sfuggire a Tomori e a battere Tatarusanu con un delizioso esterno destro sul secondo palo. Per il Milan è notte fonda. Pioli alza bandiera bianca come dimostrano i cambi di Dest per Calabria e Rebic per Giroud, la testa è già al campionato. Con orgoglio i rossoneri nel finale provano almeno ad accorciare le distanze, ma la traversa dice no all'ultimo tentativo di Rebic con un tirocross dalla destra. Al triplice fischio di Maresca scatta la festa in casa Inter a partire dal presidente Zhang sceso in campo con tutta la dirigenza, mentre per il Milan c'è solo da interrogarsi su cosa non ha funzionato.

 

 

 

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