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MotoGp copia Formula 1, motomondiale stravolto: cosa cambia

Leonardo Iannacci
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Il motomondiale cambia. Copia chi ha copiato, ovvio la Formula 1 che, negli anni, ha mutato regolamenti, piste, uomini, punteggi, quantità di gran premi in una stagione, qualifiche e persino gestori dell’intero campionato per migliorarsi. Fatto è che il 26 marzo, quando la stagione delle moto prenderà il via da Portimao (Portogallo) per concludersi il 26 novembre a Valencia (due gli appuntamenti in Italia, al Mugello l’11 giugno e a Misano il 10 settembre), il Circus si presenta con un’infinita serie di novità, molte delle quali ispirate alla Formula 1 che, a sua volta, aveva mutuato il format delle Sprint Race dalla Formula 2 e da altre gare del motosport.

 

 

 

La categoria delle MotoGp vedrà Bagnaia, che ha scelto di correre con il numero 1 sulla carena, difendere il titolo mondiale conquistato con la Ducati a fine 2022. Marquez e Quartararo sono i rivali istituzionali ma suo avversario sarà anche il compagno di squadra Enea Bastianini: «Io e Pecco dovremo collaborare molto per portare la miglior Ducati possibile alla prima gara. Da lì, poi, ognuno dovrà accumulare punti. Penserà per sé, a dare spettacolo, a dare il 100%, a fare divertire i tifosi», ha minacciato tra il serio e il faceto Bastianini durante la premiazione dei Caschi d’Oro di Motosprint. Bagnaia è in partenza per la Malesia: «Ora andremo a Sepang per mettere a punto la Desmosedici GP23. La Malesia sarà importante per delineare lo sviluppo di questa moto e partire con una base già fatta per la prima gara di Portimao». Ma come cambia, nel dettaglio, l’atteso motomondiale governato da Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, ovvero l’organizzazione che gestisce i 23 gran premi che compongono il calendario?

 

 

 

 

PIÙ SHOW E AUDIENCE

Come detto, la novità principale è rappresentata dall’inedito format che prevede nel weekend di gara la Sprint Race. Scelta per aumentare lo show, l’audience televisiva e rialzare l’interesse nel mondo in netto calo dopo il ritiro di sua maestà Valentino Rossi, avvenuto due anni fa. Notevoli, però, le differenze con le gare sprint della Formula 1 che saranno sei, il doppio rispetto al 2022 (sono in calendario a Baku, Red Bull Ring, Spa-Francorchamps, Losail, Austin e Interlagos). La Sprint Race sarà invece presente in tutti e 23 i Gran Premi. Si disputerà il sabato pomeriggio mentre le qualifiche (grazie alle quali si comporrà la griglia di questa gara-sprint) sono tre e non più quattro. Il venerdì sarà dedicato alle due sessioni di prove libere FP1 e FP2, le FP3 saranno programmate per il sabato mattina e saranno seguite dalle qualifiche Q1 e Q2.

 

 

 

La griglia di partenza resterà la stessa sia per la Sprint Race del sabato sia per la gara della domenica (via sempre alle ore 14, dirette su Sky). Le gare sprint dureranno la metà dei giri previsti nella gara della domenica, in F.1 sono un terzo del Gp, quindi 100 chilometri. Un esempio: a Misano la gara delle MotoGp dura 27 giri, la Sprint Race del Gp di San Marino sarà di 13. La domenica mattina si aprirà con il warm up della MotoGP, mentre sparisce quello di Moto2 e Moto3. Nella gara della domenica vanno a punti i piloti dal 1° al 15° posto. Nella Sprint Race del sabato i piloti dal 1° al 9° posto. Infine, come in Formula 1, si mira a puntare sull’eco-sostenibilità dei carburanti e sulla diminuzione dei consumi. Non da subito, però. Anche nel motomondiale Ezpeleta spinge in tal senso: «Entro il 2027 dovremo ridurre i consumi, ma stiamo lavorando per far sì che già dal 2024 il 60% della benzina sia ecologica. Inoltre, insieme alle scuderie stiamo analizzando la questione dell'aerodinamica per rendere le moto più sicure».

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