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Napoli, è dittatura-scudetto: Spezia spazzato via, non ci sono rivali

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La 'dittatura' del Napoli continua. La squadra di Spalletti non si fa sorprendere dalla 'trappola' Spezia e con un rotondo 3-0 si porta a casa altri tre punti che servono a legittimare sempre di più il suo largo vantaggio sui rivali (+16 sull'Inter, impegnato stasera nel derby, e la Roma) e avvicinarsi a grandi passi verso il sogno scudetto. Il tecnico toscano aveva avvertito dei rischi della trasferta spezzina (dove lui ha militato per quattro anni da giocatore) e per un tempo i partenopei hanno faticato a trovare gli spazi per pungere gli Aquilotti, ordinati e ben messi in campo. Spalletti ha sbraitato, invocato pressione, incitando a suoi ad alzare ritmo, intensità e la qualità del gioco per evitare cattive sorprese. Un rigore per fallo di mano di Reca in area trasformato da Kvaratskhelia ad inizio ripresa ha cambiato il volto alla gara, consentendo al Napoli di prendere il largo con Osimhen autore di una doppietta che proietta il nigeriano tra i grandi attaccanti della storia del Napoli superando con 16 reti stagionali il primato che solo campioni come Vinicio, Cavani, Higuan, Careca e Milik erano riusciti a realizzare.

Ma il vero protagonista del pomeriggio spezzino è stato il georgiano, che ha subito cercato di trascinare la squadra, con i suoi affondi e le sue sterzate improvvise. Oltre al gol ha servito l'assist vincente per la seconda rete del nigeriani e ha sfiorato la rete in un altro paio di occasioni confermando il suo ottimo stato di forma. Lo Spezia colleziona la terza sconfitta consecutiva pur avendo disputato una gara per larga parte onorevole, contenendo per un tempo i tentativi di assalti di questo Napoli spumeggiante, sempre più macchina da gol e artefice di giocate spettacolari.

Spalletti manda in campo la sua miglior formazione schierando a centrocampo Lobotka in regia e Anguissa e Zielinski ai lati. In avanti spazio al tridente formato da Lozano, Osimhen e Kvaratskhelia. Nello Spezia in mezzo Bourabia, Esposito e Agudelo mentre in attacco c'è l'inedita coppia Verde-Shomurodov. Per l'uzbeko arrivato dalla Roma, debutto dunque da 1' a causa della squalifica di Gyasi e dell'assenza per infortunio di Nzola.

Il Napoli prova subito ad imporre il gioco ma il lavoro di contenimento a centrocampo da parte dello Spezia impedisce alla squadra di Spalletti di prendere ritmo. Al 10' i partenopei si costruiscono una doppia occasione prima con Mario Rui e poi con Lorenzo che sugli sviluppi di un corner stacca di testa sul primo palo mandando la palla fuori di poco dalla parte opposta. Con il passare dei minuti il Napoli alza il baricentro di una decina di metri, lo Spezia abbassa i suoi attaccanti e fatica a ripartire ma non si scompone reggendo l'urto e la qualità degli avversari giocando con ordine e stretto tra i reparti. Kvaratskhelia scalpita e si accende nel tentativo di infiammare la sfida mettendo in apprensione la retroguardia spezzina ogni volta che prova ad affondare il colpo. Su calcio d'angolo, il georgiano punta Agudelo, lo salta e viene steso un attimo prima di entrare in area. Poi ci prova con un destro fuori sul palo di sinistra dopo una serpentina all'interno dell'area. E' lui il trascinatore delle azioni offensive ma finisce per essere sempre raddoppiato da Ampadu e Amian. Un po' nascosti invece Osinmhen e Lozano, che faticano a trovare gli spazi giusti per colpire. Spalletti non è soddisfatto della prima frazione del suo Napoli e nella ripresa lascia negli spogliatoi Lozano ed inserisce Politano.

Il cambio provoca subito gli effetti sperati. nel tentativo di ostacolare in area l'ex interista, Reca colpisce il pallone con la mano cambiando al 47' il volto del match. Dagli undici metri Kvaratskhelia con un destro potente porta in vantaggio il Napoli che ora ha maggiori spazi di manovra per colpire. Ne approfitta subito Osimhen che fa centro al 68' approfittando di un errore in uscita di Dragowski e al 73' su assist di Kvaratskhelia. E' un Napoli a trazione anteriore, che non smette di correre veloce e di far sognare la sua tifoseria che vede lo scudetto ormai sempre più vicino.

(LaPresse)

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