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Allegri placcato e trattenuto a fatica: fuori controllo in Atalanta-Juve

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Trattenuto a fatica, quasi placcato. Max Allegri perde (ancora ) la testa durante Atalanta-Juventus, vinta 2-0 dai bianconeri con il gol che chiude il conto nel recupero di Dusan Vlahovic, bersagliato di insulti razzisti dalla curva bergamasca al grido, vergognoso, "Sei uno zingaro". L'attaccante serbo, dopo il bel gol liberatorio, ha esultato in faccia a chi gli ha urlato di tutto beccandosi un cartellino giallo dall'arbitro, che ha considerato il suo gesto una provocazione.

 

 

 

Ed è a quel punto che il tecnico livornese della Juve è scattato come una molla dalla panchina. Il suo obiettivo era il quarto uomo. Tutti pensano agli insulti e al fatto che l'assistente evidentemente non ha aiutato il direttore di gara nel valutare correttamente il contesto in cui è maturata la reazione comprensibile di Vlahovic, com'era accaduto peraltro a Lukaku davanti ai tifosi juventini nel corso della semifinale d'andata di Coppa Italia tra Juve e Inter all'Allianz poche settimane fa. La rabbia di Allegri è stata tale da costringere il suo vice Landucci a intervenire, per evitare che la contestazione degenerasse in vero e proprio contatto fisico (con le rovinose conseguenze disciplinari del caso). E anche il capitano morale Leonardo Bonucci, accanto ad Allegri, si è alzato con fare minaccioso fermato dal resto della panchina. 

 

 

 

 

In realtà, Allegri e Bonucci avevano contestato all'arbitro anche la decisione di assegnare altri 3 minuti di recupero oltre ai 5 già stabiliti. Solo di fronte alle minacce del quarto uomo di farlo espellere, Max si è seduto. Con tre punti in tasca.

 

 

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