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Jannik Sinner, "forse in ballo c'è la sua carriera": pesantissimi sospetti

Leonardo Iannacci
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All’ombra dei marmi del Foro Italico, laddove 63 anni fa si è disputata l’edizione più romantica dei Giochi Olimpici, Jannik Sinner è arrivato a un bivio della sua stagione. Forse della sua carriera. Oggi debutta nel torneo più caro a un tennista italiano, ovvero gli Internazionali di Roma. Il 1000 che da quest’anno si disputa lungo l’arco di due settimane per concludersi domenica 21 maggio. Il ragazzo di San Candido, testa di serie numero 8 del torneo, scenderà in campo nel secondo turno contro l’australiano Kokkinakis (diretta su Sky Sport Uno). 

Sinner ha saltato appositamente il torneo di Madrid per presentarsi al Foro Italico tirato a lucido, come ci ha raccontato ieri mentre firmava cento autografi: «Sento una pressione positiva qui a Roma, con molta gente che mi vuole bene e mi spinge nei momenti di difficoltà in campo. Il calore del pubblico può essere una carta buona da giocare, l’ho provato alle Finals di Torino dove spero di tornare quest’anno, e in Coppa Davis. Noi dobbiamo essere intelligenti a sfruttarlo a nostro favore: ormai ho giocato negli stadi più importanti del mondo e posso dire che giocare a Roma dà una sensazione unica». I due rivali più temibili sono, ovviamente, Djokovic e Alcaraz: «Nole ha un’esperienza unica. Anche quando ha fatto fatica come è successo a Montecarlo, poi a Roma si è sempre ritrovato. Mi sono allenato con lui nei giorni scorsi e l’ho visto bene».

 

 E l’amico-nemico Alcaraz? «Ha vinto il suo 1000 a Madrid e viene qui con tanta esperienza e positività. Tuttavia mi sento anch’io uno dei favoriti del torneo, inutile nascondersi». Ieri buone notizie sono venute da Lorenzo Sonego che nel match -clou giocato sul centrale ha triturato il francese Chardy con il punteggio di 6-2, 6-1. Subito in palla e a suo agio sulla terra rossa romana, il torinese ha strappato per due volte la battuta a Chardy nel primo set per chiuderlo a suo favore in appena 40' di gioco. E per ribadire la sua superiorità nella seconda frazione. Positivo anche il giovedì di Marco Cecchinato che ha scaldato i tifosi accorsi sul campo più suggestivo del mondo, ovvero quello intitolato a Nicola Pietrangeli e delimitato da statue antiche. 

Il palermitano, numero 83 del mondo, ha regolato senza fatica lo statunitense McDonald in due set (6-3, 7-5). L’effetto Pietrangeli, però, non ha portato fortuna a Giulio Zeppieri che ha ha vinto il primo parziale per 7-6 per poi cedere al tedesco Daniel Altmier gli altri due per 6-4, 6-0. Male anche Luca Nardi, sconfitto dal belga Goffin in tre set (6-3, 4-6, 2-6) e Francesco Passaro ko contro lo spagnolo Vinolas (6-4, 1-6, 4-6). Nel tabellone femminile avanzano Coco Gauff (6-1, 6-0 alla Putintseva) e Victoria Azarenka (6-4, 6-3 all’americana Stephens) mentre è subito uscita dal torneo Karolina Pliskova, ko per 7-6, 6-4 contro l’ungherese Bondar. Oggi al Foro grande festa celebrativa per Stefan Edberg, il campione svedese degli anni ‘80 al quale verrà consegnata la Racchetta d’Oro, riconoscimento destinato solo alle leggende del tennis.

 

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