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Dimarco, "te la facciamo ingoiare": minacciato sotto casa, cosa c'è dietro

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“Dimarco pensa a giocare... o la lingua te la facciamo ingoiare”. Così hanno scritto, a caratteri neri su un lenzuolo bianco, rimosso dopo pochi minuti, alcuni tifosi rossoneri, che hanno poi appeso lo striscione sotto casa del terzino nerazzurro. Le forze dell’ordine hanno “preso nota” dell’accaduto e indagheranno, cercando di risalire ai responsabili anche analizzando le telecamere vicine all’abitazione del calciatore dell’Inter. Le polemiche dei tifosi del Milan, che hanno da poco perso la semifinale di Champions contro l’Inter, hanno riguardato i festeggiamenti dell’ex Parma durante la festa interista per la qualificazione alla finale di Champions dello scorso martedì. 

 

TWEET https://twitter.com/_CurvaNord69/status/1659345658631929856

 

Dimarco chiede scusa, il patto tra le due curve
Intanto lo stesso Dimarco è rimasto turbato dall’accaduto e giovedì notte, attraverso Instagram, ha chiesto scusa ai tifosi del Milan per il coro-rossoneri intonato dal campo. “Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi” ha scritto sul suo account. Una richiesta di scuse che sembra aver placato la tempesta, nonostante sia tanta la delusione da parte di giocatori e società rossonera per l’uscita dalla Champions a un passo dalla finale. Pare che dietro allo striscione di minacce e le scuse di Dimarco, infatti, ci sia una sorta di patto tra le tifoserie di Inter e Milan, che recentemente avevano deciso di comune scelta che non si sarebbe più cantato un determinato coro di sfottò verso i rossoneri.

 

 

La Curva Sud: “Apprezziamo le scuse, ma in futuro…”
Di riposta alle scuse, la Curva Sud del Milan ha fatto sapere la propria posizione in merito alla questione: "Nessuno si è mai sognato di vietare festeggiamenti e sfottò ma ci sono limiti che non vanno oltrepassati, da entrambe le parti — si legge — Un conto sono sfottò contro giocatori e società, tutt'altro discorso sono i cori di scherno verso una curva intera alla presenza della stessa. Apprezziamo le scuse di Dimarco e ci auguriamo in futuro di non assistere più a scene simili".

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