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Juventus, un terremoto: "Non solo Vlahovic", chi parte

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Un'altra rifondazione. La Juventus si trova di fronte all'ennesimo "anno zero" ma questa volta sarà più difficile: sul groppone della Signora, infatti, pesano ancora le incognite delle inchieste su plusvalenze e manovra stipendi. Dando (quasi) per scontato una penalizzazione in questo campionato che porterà la squadra, attualmente seconda in Serie A, a restare fuori dalle coppe europee per la prossima stagione (e l'assenza dalla Champions peserà svariate decine di milioni su bilanci già disastrati), si tratta di prevedere anche il worst case scenario, vale a dire lo scenario peggiore: la retrocessione. 

 

 



Nel primo caso, qualche stella verrà messa necessariamente sul mercato per far quadrare il bilancio e permettere anche qualche ingresso in rosa. Nel secondo, sarà fuga generalizzata o quasi. La Gazzetta dello Sport prova a delineare l'immagine della Juventus 2023-24, mix dei giovani lanciati da Allegri in questi difficili mesi (Miretti, Fagioli, Gatti, Iling, Soulé) e lo zoccolo duro che resterà almeno per un altro anno: Perin, Danilo, Bonucci, Bremer, De Sciglio, Locatelli, Kostic.

 

 


Tra i partenti, l'unico sicuro è Paredes, l'argentino che non verrà riscattato e tornerà al Psg. Assai probabili gli addii a parametro zero di Rabiot (il migliore della stagione, desideroso di andare in Premier League o Spagna) e Cuadrado. Ingaggi pesanti che la Juve, in ogni caso, faticherebbe a sostenere anche in relazione all'età. Per lo stesso motivo il rinnovo automatico di Alex Sandro, già scattato, lascia aperte le porte a una cessione del brasiliano. 

Per fare cassa, però, c'è bisogno di altro: tra i sacrificabili ci sono Vlahovic, che quest'hanno ha deluso ma ha ancora grande mercato all'estero (e che non può essere di certo svenduto) e Federico Chiesa (che piaceva al Bayern Monaco prima del gravissimo infortunio che ne ha dimezzato il rendimento). "Tra quelli che potrebbero lasciare - scrive la Gazzetta - ci sono anche Szczesny, Rugani e Kean. Verranno fatte delle valutazioni anche su Milik e Di Maria". L'attaccante polacco sarebbe da riscattare dal Marsiglia, mentre il Fideo, unico campionissimo in rosa, percepisce uno stipendio di 6 milioni e dopo il Mondiale vinto, a 35 anni, negli ultimi mesi è apparso in sensibile calo fisico e psicologico. E poi c'è Paul Pogba, di fatto mai a disposizione quest'anno. Un capestro: 10 milioni di euro bonus compresi all'anno, per altri 3 anni. In un modo o nell'altro, difficile da sostenere per come si sono messe (e come si metteranno) le cose.

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