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Milan, Moncada e i due "no" che hanno fatto saltare Maldini: il retroscena

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Un terremoto. I fatti sono noti: Paolo Maldini e Ricky Massara lasciano il Milan. Un fulmine a ciel (quasi) sereno: la decisione dopo un faccia a faccia tra il dt rossonero e il presidente, Gerry Cardinale, durato soltanto 35 minuti. Poche cose da dirsi, decisioni apparentemente semplici da prendere: i due sono fuori, a metà strada tra la decisione personale e quella del presidente. A rompere definitivamente gli equilibri, stando ai rumors, i fondi destinati al mercato dalla presidenza, ritenuti insufficienti dal tandem Maldini-Massara per rafforzare la rosa e comptere su due fronti, campionato e Champions League.

Ma non solo. Dietro alla fine del rapporto di Maldini e Massara col Milan (o dietro alla volontà di Red Bird, fate voi) ci sarebbe anche altro. Il punto è che verranno promossi Giorgio Furlani, ad dallo scorso novembre e che ora gestirà il mercato, e Geoffrey Moncada, il capo-scouting che ora sarà coinvolto nelle strategie da seguire per raggiungere gli obiettivi fissati dal club. Un nuovo corso, in cui il Milan sarà affidato più a una sorta di collettivo che a delle singole figure.

 

Ma si diceva: dietro all'addio di Maldini ci sarebbe anche altro. E ci sarebbe in particolare la figura di Moncada. Sia chiaro, il capo-scouting non ne ha voluto la cacciata. Ma Cardinale da tempo avrebbe avuto in testa di affidargli più potere, di dargli parte delle redini societarie. Questo per una serie di ragioni condivisibili. La prima: fu lui ad indicare Maignan e Kalulu, diventati due pilastri della difesa rossonera, come fu sempre Moncada a spingere per l'acquisto di Rafa Leao, ora il vero fuoriclasse di questo Milan. Ma non è tutto. Stando a quanto l'esperto di calciomercato Nicolò Schira, in passato, Moncada si era speso anche per altri due nomi, che però furono respinti da Paolo Maldini: i nomi erano quelli di Botman e Kolo Muani.

Botman oggi spopola al Newcastle e la sua valutazione sfiora i 50 milioni di euro; Kolo Muani guida l'attacco dell'Eintracht Francoforte e mezza Europa è sulle sue tracce, il valore del cartellino è di circa 65 milioni di euro. Insomma, due "no", quelli di Maldini, a giocatori che all'epoca costavano pochissimo e che oggi si sono rivelati due "crac". Circostanza, quest'ultima, che non sarebbe sfuggita a Cardinale, e che insomma lo avrebbe motivato a prendere le decisioni delle ultime ore. Tanto che, aggiungeva sempre Schira, Moncada in primavera avrebbe ricevuto un'importante offerta dal Monaco, che però avrebbe rifiutato. Forse perché già sapeva quale sarebbe stato il suo destino in rossonero.

 

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