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Inter, l'addio amaro di Handanovic: parole pesanti

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Fabrizio Biasin
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Il saluto di Samir Handanovic all’Inter e agli interisti è intenso, glaciale, diretto come è lui. Il 39enne portiere sloveno ci mette un po’ di miele ma anche tanto peperoncino. Dice così: «Dopo 11 anni non so se riesco a descrivere tutto... Ci provo, perché sono amareggiato e triste, ma nello stesso tempo felice di avere reso un sogno realtà per tanto tempo». E dice “amareggiato” perché sperava di continuare, ma anche “felice” perché non capita a tutti di disputare 11 stagioni nello stesso club. E ancora: «...In un mondo di ipocriti, ho cercato di essere uomo prima che calciatore». E di sicuro ce l’ha fatta, soprattutto se si pensa alla quantità di bocconi amari buttati giù negli anni in cui è diventato capro espiatorio per qualunque sconfitta. Ed è vero, nell’ultimo periodo ha perso brillantezza, ma è anche vero che la critica è andata ben oltre l’oggettività. «...Cercherò di giocare ancora, questo è un arrivederci ma resterò sempre uno di NOI. Grazie». Grazie a te, Samir.

 

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