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Milan-Juve, "Dogso": la sentenza sul rosso a Thiaw

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Una vittoria importantissima, quella della Juve a San Siro contro il Milan. I bianconeri sono passati per 1-0 col gol dell’ex Locatelli, che non segnava da 50 giorni e che sette anni fa, nello stesso giorno e nello stesso stadio, decise la partita contro Madama con la maglia del Milan.

La gara per i rossoneri è stata compromessa dal rosso di Thiaw al 40’, fino a quel momento di gara impeccabile prima di venire saltato da Kean e da fare fallo da ultimo uomo. La sanzione dell’arbitro Mariani sembra giusta, visto che è stato applicato il Dogso, che è l'acronimo di Denying Of Goal Scoring Opportunity (ovvero il "Negare l'opportunità di segnare un gol"). Kean stava volando in porta e Tomori era nettamente più dietro, impedendo una rete all’attaccante, Thiaw è stato così espulso.

 

 

Thiaw, rosso giusto: rispetta tutti i quattro punti del Dogso

Per Dogso vengono considerate quattro caratteristiche di intervento falloso in questione. In primis la distanza tra il punto in cui è avvenuto il fallo e la porta deve essere ravvicinata, poi la direzione dell'azione deve essere proprio verso la porta e la probabilità di mantenere o guadagnare la sfera deve essere significativamente alta, così come la posizione e il numero dei difendenti deve essere favorevole all’attaccante. Tradotto: Kean aveva nettamente saltato Thiaw, che lo ha steso prima di entrare in area di rigore. Tomori e gli altri difensori erano tutti lontani dalla zona di contatto. La decisione di Mariani, confermata dal Var, è dunque quella giusta.

 

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