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Gp Messico, pestati i tifosi della Ferrari: brutalità nel nome di Perez

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Sognava in grande Sergio Pérez di fronte al pubblico di casa. Anche partendo dalla quinta posizione, ma l’aver chiuso troppo la porta in curva 1 sulla Ferrari di Charles Leclerc ha portato al suo ritiro. Il messicano è il grande deluso di giornata ed è decollato fuori pista per così dire addio alla gara. Sugli spalti, invece, si è assistito a scena che hanno dell’incredibile e che sono state riprese sugli spalti: un sostenitore tutto muscoli di Pérez si è infatti scagliato contro due uomini in maglia Ferrari, aggredendoli con diverse botte. Momenti di assoluto panico, che sono durati per diversi secondi prima che l’uomo venis se immobilizzato, portato fuori dal circuito e tratto in arresto.

 

 

 

Leclerc, a fine gara scattano i fischi dai sostenitori di Pérez
Ma quello visto in tribuna non è stato l’unico momento di tensione, dato che a fine gara Charles Leclerc (3° finale) si è presentato ai microfoni di F1 TV per le interviste ed è stato fischiato tantissimo per il contatto con Pérez al via di gara. Il monegasco ha dovuto così interrompere la sua analisi della corsa e spiegare che, seppur dispiaciuto per quanto successo all'idolo di casa, non poteva fare altro in quella circostanza e non ha alcuna responsabilità in quell’incidente. 

Incidente con Leclerc, Pérez ammette la colpa: “Sono stato troppo ottimista”
E Leclerc ha ragione, dato che lo stesso Checo Pérez ha ammesso il suo errore: “Se devo essere onesto, probabilmente sono stato troppo ottimista – ha dichiarato con sincerità – ma lo spazio c’era e se non ci provo quando c’è uno spazio non sarei qui”. E ancora: “Non mi aspettavo che Charles frenasse così tardi, perché era in mezzo e non aveva tanto spazio di manovra. L’ho visto, ma una volta che ti impegni a fare una manovra è troppo tardi, soprattutto quando sei a quella velocità non puoi alzare il piede e diventa difficile fare qualcosa di diverso”.

 

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